Come raccontiamo qui, il 14 febbraio la Commissione Europea ha reso nota l’attesa proposta sulla riduzione delle emissioni dei camion in Europa. Una roadmap, quella immaginata dall’Esecutivo europeo, che dovrebbe portare a ridurre le emissioni di CO2 generate dai veicoli pesanti in ambito UE del 90% nel 2040 rispetto ai livelli del 2019. Naturalmente, la proposta, che è legata a doppio filo a quella sullo standard di emissioni Euro 7 per i motori diesel che la Commissione ha rilasciato non molto tempo fa, ha fatto discutere fin da subito.

Emissioni dei camion, ACEA dà qualche numero

ACEA, l’associazione che riunisce i costruttori di veicoli “chiede che all’aumento degli obiettivi in materia di CO2 corrisponda un miglioramento sostanziale della realizzazione delle infrastrutture e un rafforzamento del quadro degli incentivi e dei prezzi del carbonio”.

Secondo l’ACEA, insomma, una riduzione delle emissioni di CO2 del 45% entro il 2030 significa che dovrebbero essere in circolazione più di 400.000 autocarri a emissioni zero e almeno 100.000 nuovi autocarri a emissioni zero immatricolati ogni anno. Ciò richiederebbe la messa in funzione di oltre 50.000 punti di ricarica accessibili al pubblico e adatti agli autocarri entro soli sette anni, di cui circa 35.000 dovrebbero essere sistemi di ricarica ad alte prestazioni (megawatt charging). Sarebbero inoltre necessarie circa 700 stazioni di rifornimento di idrogeno.

“Raggiungere il -45% già entro il 2030 è molto ambizioso. Richiederebbe un’azione altrettanto ambiziosa da parte dei responsabili politici per garantire che gli altri attori della catena del valore dei trasporti e della logistica facciano altrettanto”, ha dichiarato Martin Lundstedt, Presidente del Consiglio per i veicoli commerciali dell’ACEA e CEO del Gruppo Volvo.

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Martin Lundstedt

IRU, soddisfazione a metà. “L’UE non può permettersi esperimenti”

L’IRU (International Road Transport Union) “accoglie con favore molti aspetti delle norme proposte dalla Commissione Europea sugli standard di CO2 per i veicoli pesanti, tuttavia rimangono aperte le preoccupazioni sulle restrizioni tecnologiche dei veicoli“. Raluca Marian, direttore dell’IRU per l’advocacy nell’UE, ha dichiarato: “Il trasporto commerciale pesante è un settore diverso rispetto alle automobili. Sebbene il nostro comparto sia pienamente impegnato nella decarbonizzazione, in questo nuovo capitolo tutte le opzioni per raggiungere la neutralità del carbonio dovrebbero rimanere aperte. L’UE non può permettersi esperimenti“.

Secondo l’IRU, la proposta della Commissione di un obiettivo del 90% è un punto di partenza migliore per le discussioni dei legislatori rispetto a un obiettivo del 100%. Tuttavia, i legislatori devono garantire che l’approccio finale dia ai carburanti a zero emissioni una reale possibilità di rimanere sul mercato.

Timmermans su e-fuel e idrogeno

Il responsabile per il clima della Commissione europea, Frans Timmermans, è stato piuttosto severo nei confronti degli e-fuel, i carburanti sintetici, per il futuro dei trasporti. “Dovremmo fare attenzione ad assicurarci che i carburanti sintetici vengano utilizzati dove sono veramente necessari, cioè principalmente nell’aviazione”, ha dichiarato, come riportato da Euractiv. “Penso che l’idrogeno sarà il carburante utilizzato nel trasporto pesante, sia a livello di celle a combustibile, sia nei motori a combustione interna”.

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Frans Timmermans

A proposito di idrogeno, l’organizzazione Hydrogen Europe ha accolto con favore l’ultima proposta della Commissione europea, che consente “una più ampia gamma di sistemi di propulsione a idrogeno da utilizzare per la decarbonizzazione del multiforme settore dei trasporti commerciali”.

“La revisione degli standard di emissione di CO2 per i veicoli pesanti sarà un importante incentivo per la diffusione di soluzioni a idrogeno nella flotta europea del trasporto commerciale su strada. I propulsori a idrogeno hanno tutte le carte in regola per soddisfare i requisiti operativi in un’ampia gamma di casi d’uso”, ha dichiarato Darko Levicar, direttore delle politiche di mobilità di Hydrogen Europe.

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