In una nota congiunta rilasciata questa mattina Fegica Cisl e Anisa/Figisc Confcommercio, due sigle sindacali a cui aderiscono numerosi gestori di impianti di carburanti, hanno confermato la sciopero benzinai sulle Autostrade previsto per i prossimi due giorni, 13 e 14 maggio.

“A partire dalle ore 22.00 di questa sera – si legge nella nota – le aree di servizio autostradali chiuderanno per le 48 ore di sciopero proclamato per i giorni 13 e 14 maggio”. L’intento dell’iniziativa è quello di “denunciare la condizione di emergenza economica e sanitaria nella quale continuano ad essere lasciate le imprese di gestione”.

sciopero benzinai

Sciopero benzinai potrebbe estendersi all’intera rete

“Davvero incomprensibile – proseguono nella nota congiunta le due associazioni di categoria – l’atteggiamento indifferente e sordo del Governo, rispetto ad impegni rimasti lettera morta, assunti all’interno di un tavolo negoziale che non si riunisce colpevolmente da oltre un mese”. E’ evidente il riferimento alle trattative tempestive, intercorse tra le sigle sindacali e i ministri Paola De Micheli (Trasporti) e Stefano Patuanelli (Sviluppo Economico), a fine marzo quando una serrata nazionale fu scongiurata in extremis. Ma la protesta, che ha continuato a ribollire sotto la superficie fino alla scorsa settimana, è ormai esplosa.

“Non è certo chiudendosi al confronto o sperando che ciascuno – individuo o categoria – se la cavi da sé, con ogni mezzo trovi a sua disposizione, più o meno consentito, che si può contribuire a costruire per il Paese una uscita governata dalla crisi. Per quel che riguarda la categoria, in assenza di un cambiamento di rotta del Governo, la protesta e le chiusure per sciopero sono destinate ad estendersi nelle prossime settimane anche al resto della rete distributiva”, conclude la nota congiunta, aprendo quindi ad uno scenario realmente inquietante, in un momento di ripresa generalizzato, con l’inizio della “fase 2” e il lento aumento dei traffici.

Dall’Unione nazionale dei consumatori sono arrivate pesanti critiche sullo sciopero benzinai, soprattutto legate alla mancanza di confronto e di dialogo che tutta la vicenda ha, purtroppo, messo in evidenza. Per l’Unione si tratta di “uno sciopero illegittimo, che viola la regolamentazione del settore adottata dalla Commissione di garanzia” poiché le serrate “devono essere sospese in caso di avvenimenti eccezionali di particolare gravità, come l’emergenza che sta vivendo il Paese per via del Coronavirus”.

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Fieb, le aree di servizio potrebbero chiudere “per sempre”

Dal canto suo Faib, l’altro importante sindacato dei benzinai, ha fatto sapere che “non sciopererà il prossimo 13 e 14 maggio, ma” nonostante ciò non ha potuto non denunciare “con forza la gravità della situazione delle aree di servizio in Autostrada, giunte sull’orlo del fallimento”.

“Il Governo non può girarsi dall’altra parte o ignorare il nostro allarme: a rischio ci sono la mobilità degli italiani e la sicurezza dei mezzi di soccorso – esordisce Tonino Lucchesi, Presidente Faib Autostrade, nella nota di ieri. “Siamo tutti ad un passo dal baratro, ma il senso civico che ci ha guidato in questi 2 mesi e mezzo di lockdown, con pesantissime perdite e ingenti costi di gestione per garantire un servizio che non si poteva interrompere, ci fa ancora una volta chiedere con rinnovato vigore la convocazione urgente del tavolo di crisi Autostrade.

Il rischio, sostiene Lucchesi, è che “poi succederà l’inevitabile, le aree non chiuderanno solo per due giorni, ma per sempre, per fallimento e la principale arteria di comunicazione italiana rimarrà senza servizi di rifornimento proprio nel periodo della ripartenza e nessuno potrà dire che non ne sapeva niente”.

“Il Governo nella sua interezza è stato avvisato, dal Presidente del Consiglio ai Ministri competenti per materia: quelli dello Sviluppo Economico e dei Trasporti”, tuona infine la nota Fieb.

 

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