Scania Italia, consapevole dell’importanza di agire a livello di ecosistema, coinvolgendo tutti gli attori che operano nell’ambito del trasporto, sia merci che persone, ha deciso di fare il proprio ingresso in Motus-E, associazione che riunisce e rappresenta la filiera della mobilità elettrica. La presentazione della prima gamma di veicoli ibridi plug-in ed elettrici da parte del Grifone aveva avuto luogo lo scorso settembre, in un pirotecnico evento digitale.

Per accelerare la transizione verso un sistema di trasporto sostenibile e la diffusione su larga scala dei veicoli elettrici sarà cruciale la collaborazione di tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto e la nascita di nuove partnership tra i diversi settori. È questa la convinzione che ha spinto Scania ad aderire a Motus-E, l’associazione che rappresenta i principali stakeholder della mobilità elettrica in Italia.

Motus E
Scania P 360 plug-in hybrid 6×2 e uno Scania 25 L elettrico 6×2

Con Motus-E il boost alla strategia elettrica della divisione italiana del Grifone

Sul fronte dell’elettrificazione il 2020 è stato un anno di fondamentale importanza per Scania. L’azienda ha presentato la nuova gamma di veicoli ibridi plug-in e la prima gamma di veicoli totalmente elettrici prodotta in serie. Ma non solo, Scania si è qualificata con successo per l’emissione di Green Bond, i cui fondi saranno destinati esclusivamente a progetti che avranno un profondo impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2. Questi possono includere il miglioramento delle performance dei veicoli industriali ed autobus elettrici, la creazione di sistemi di trasporto pubblico con autobus elettrici e la realizzazione di infrastrutture di ricarica efficienti per veicoli e autobus elettrici.

“Il nostro ingresso in Motus-E è spinto dalla consapevolezza che soltanto lavorando a stretto contatto con tutti coloro che operano nell’ecosistema del trasporto riusciremo ad accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile”, ha evidenziato Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Secondo la visione di Scania, entro il 2030 i veicoli elettrici costituiranno una fetta importante del volume totale delle vendite dell’azienda in Europa. Abbiamo quindi la necessità di creare le condizioni necessarie anche in Italia per lo sviluppo di una mobilità a zero emissioni”.

“Scania ha definito obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di carbonio, come certificato dalla Science Based Targets Initiative. Tra questi c’è l’intento di ridurre del 20% le emissioni di CO2 generate dai propri veicoli industriali, autobus e motori in attività”, ha evidenziato Paolo Carri, Direttore Business Support & Development di Italscania. “Raggiungere questi obiettivi richiederà tanta innovazione tecnologica, nuove forme di propulsione, un ulteriore incremento di efficienza dei veicoli e, in generale, del sistema di trasporto. Al tempo stesso, però, sarà cruciale che tutti gli attori che operano nell’ecosistema collaborino tra loro per consentire questa transizione. Il nostro ingresso in Motus-E nasce proprio dalla volontà di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia attraverso un dialogo costante con tutti i protagonisti della filiera, rappresentando le esigenze specifiche del trasporto pesante di merci e di persone”.

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