TRATON va “all-in” sull’elettrico. Il gruppo globale che comprende, tra gli altri, marchi come Scania e MAN ha annunciato di aver aumentato la quota di investimenti inizialmente previsti per la transizione energetica 1,6 miliardi (entro il 2025) a 2,6 miliardi di euro da qui al 2026. Allo stesso tempo, il gruppo ha annunciato il ridimensionamento degli investimenti legati a veicoli a motore termico. TRATON è impegnata, insieme al gruppo Volvo e a Daimler, in un vasto progetto europeo che prevede l’installazione di almeno 1.700 punti di ricarica elettrica, allo scopo di agevolare la transizione anche nel lungo raggio.

Il gruppo TRATON: l’elettrico la soluzione più efficiente

Parallelamente a quanto annunciato qualche settimana fa dai vertici di MAN, il gruppo TRATON si concentra chiaramente sui veicoli cosiddetti BEV, cioè full electric, anche nel trasporto a lungo raggio. Secondo quanto dichiarato, infatti, i camion elettrici avrebbero un evidente vantaggio rispetto ai loro omologhi a idrogeno: tre quarti dell’energia prodotta sono utilizzati per alimentare il veicolo, rispetto a un quarto per quelli a idrogeno, a tutto beneficio dell’efficienza. “Questo è il motivo per cui la nostra priorità è investire in veicoli full electric a batteria”, ha detto il CEO di TRATON (ed ex numero uno di Scania) Christian Levin. “Il nostro obiettivo è raggiungere la quota del 50% dei nostri camion a lungo raggio a zero emissioni entro il 2030. A condizione che i meccanismi normativi e le infrastrutture corrispondenti siano adeguati”.

Christian Levin
Christian Levin

Levin ha anche aggiunto: “Insieme ai suoi marchi, il gruppo TRATON assumerà un ruolo di primo piano nel trasporto sostenibile. Questo è il motivo per cui abbiamo coerentemente allineato la nostra pianificazione per i prossimi cinque anni per concentrarci sugli azionamenti elettrici a batteria. Queste unità sono chiaramente la soluzione più verde, più veloce e più conveniente per i nostri clienti, anche per il trasporto a lungo raggio, sebbene l’idrogeno possa rivelarsi un’alternativa utile in alcune nicchie. Dovremo concentrarci sulla creazione dell’infrastruttura, di cui abbiamo così urgentemente bisogno. La creazione della rete di ricarica rapida per le autovetture offre un’opportunità unica di sinergia”.

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