Confartigianato Trasporti, insieme alle altre principali associazioni del comparto, in una nota congiunta, ha espresso grave preoccupazione per il “totale disinteresse” mostrato da Acciaierie d’Italia nei confronti del settore, segnalando le serie difficoltà finanziare in cui versano le imprese a seguito dei mancati pagamenti che si stanno accumulando negli ultimi mesi.

Il problema, che ha radici profonde e si estende su scala nazionale, coinvolge diverse aree del Paese, tra cui Marghera, Taranto, Novi Ligure, Genova, Padova, Racconigi e Paderno, conferma come la crisi riguardi aziende di trasporto che operano da Nord a Sud Italia per Acciaierie d’Italia che “hanno assicurato il mantenimento del ciclo produttivo accumulando milioni di euro di crediti”. In particolare, dalla sede di Taranto emergono notizie contrastanti di pagamenti effettuati solo a un ristretto numero di imprese, sollevando preoccupazioni in merito alla equità e alla proporzionalità dei trattamenti nei confronti delle imprese creditrici.

Le associazioni fanno appello al senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, “da Acciaierie d’Italia ai vari Dicasteri”, per evitare che la situazione degeneri come già accaduto in passato con l’ex Ilva, dove centinaia di aziende di trasporto furono costrette alla chiusura o a intraprendere lunghe battaglie legali per il riconoscimento dei propri crediti.

Le organizzazioni, nella nota, auspicano un “intervento economico importante” per sostenere le imprese del settore, sottolineando come la crisi attuale non sia imputabile alle aziende di trasporto, “che hanno sempre adempiuto ai propri doveri con puntualità e serietà”. Le associazioni chiedono inoltre l’istituzione di un tavolo permanente di confronto tra le Organizzazioni maggiormente rappresentative del settore e Acciaierie d’Italia, per garantire trasparenza e correttezza nelle relazioni industriali future, elementi che “da troppo tempo sono venuti a mancare”.

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