Si aggiunge una nuova pagina alla questione del caro carburanti, fronte caldo per l’autotrasporto dall’inizio di quest’anno. Il vertice convocato dalla vice ministra Teresa Bellanova per giovedì 28 aprile (dopo il nulla di fatto del giovedì precedente) si è svolto in videoconferenza ed è servito per stabilire che i 500 milioni di euro destinati alle imprese del settore per arginare l’aumento delle spese dovuto, appunto, al caro carburanti verranno distribuiti attraverso il credito d’imposta.

Caro carburanti, il resoconto di CNA Fita

“A beneficiare della misura i veicoli destinati al trasporto merci in conto terzi, classe ambientale Euro 5 e 6 con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate“, si legge sul sito di CNA Fita. “L’importo riconosciuto a ciascuna impresa sarà commisurato al quantitativo di litri consumati nel 1° trimestre 2022. Il credito di imposta (pari a circa il 25% dei costi sostenuti per l’acquisto del carburante) determinerà un beneficio quantificabile in circa 25-30 centesimi a litro. L’agevolazione non contribuirà alla formazione del reddito. Sarà il prossimo consiglio dei ministri del 2 maggio ad approvare la norma, che diventerà subito operativa”.

Paiono sbloccati, con i pagamenti previsti già nelle prossime settimane, gli incentivi agli investimenti nel periodo 2019-2020, mentre dovrebbero essere liquidati il prossimo settembre i 180 milioni di euro previsti per dare sostegno alle imprese che hanno subito l’aumento dei pedaggi autostradali. Nessuna novità sostanziale per quanto riguarda la questione LNG-AdBlue, per cui si sta pensando a un provvedimento ad hoc.

Attuare le misure decise finora

CNA Fita, uno dei soggetti coinvolti nel Tavolo permanente istituito dalla vice ministra per agevolare il confronto con i rappresentanti del settore dell’autotrasporto, ha espresso soddisfazione per le azioni messe in campo dal ministero in questa fase delicata, affrontando non solo “le nuove difficoltà determinate dalla crisi internazionale, ma anche i mali storici del settore”. Si sottolinea comunque l’urgenza di rendere operative prima possibile le misure decise finora.

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