Sempre più spesso l’asse del Brennero è interessato da blocchi per i mezzi pesanti che, di fatto, ne limitano la portata strategica per il settore del trasporto merci. L’ultimo in ordine di tempo è del 26 ottobre. Come di consueto, ha visto la sospensione della viabilità da parte delle autorità di Bolzano. Sospensione per i mezzi con ptt superiore alle 7,5 ton in direzione della frontiera. Questo, a causa delle disposizioni delle autorità austriache.

A puntare i riflettori su una situazione che pare essere sempre più in stallo, ci hanno pensato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e Dieter Kempf, presidente della BDI, la Confindustria tedesca. Hanno infatti firmato una dichiarazione congiunta dove viene fatta una ricognizione generale sulle problematiche che interessano il Brennero. Inoltre, hanno rimarcato i passaggi fondamentali sui quali le istituzioni dovrebbero soffermarsi per dare una spinta decisiva allo snellimento dei trasporti.

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Asse del Brennero, uno snodo cruciale

L’incontro virtuale si èsvolto in occasione dell’Assemblea di Assoimprenditori. Qui, i presidenti delle associazioni industriali dei due principali Paesi manifatturieri europei hanno sottolineato quanto la pandemia abbia messo in evidenza:

  • il deficit di infrastrutture transeuropee materiali e immateriali
  • la mancanza di armonizzazione dei criteri per le restrizioni alla libera circolazione
  • la conseguente fragilità del mercato unico.

«La costruzione e la manutenzione della rete transeuropea di trasporto, la TEN-T – proseguono Confindustria e BID – rappresenta un passo fondamentale. Passo verso un’economia europea realmente connessa e smart». Questo, proprio in considerazione del fatto che le infrastrutture del futuro saranno sempre più verdi e digitali.

E ancora: «i governi italiano e tedesco sono chiamati a semplificare le procedure amministrative nella realizzazione dei grandi progetti infrastrutturali». Anche perché i trasporti svolgono un ruolo cruciale nel garantire il funzionamento del mercato unico.

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Il ruolo del corridoio europeo Scan-Med

La centralità della libera circolazione delle merci è fondamentale ed è per questo che i due presidenti denunciano i blocchi unilaterali al Brennero, considerato «cuore del Corridoio Scan-Med (Scandinavian-Mediterranean)» e «nodo essenziale per il mercato interno dell’UE».

Il Corridoio in questione dovrebbe collegare i paesi scandinavi al Mediterraneo attraverso il potenziamento di un’importante serie di infrastrutture. Si trova nel Passo del Brennero, uno dei suoi anelli più deboli, vero e proprio “collo di bottiglia”  alla viabilità internazionale.

La Galleria di Base del Brennero, tra conferme e rallentamenti

In questo senso la costruzione dello snodo ferroviario della Galleria di Base del Brennero (BTT), tra le più importanti opere di ingegneria civile in corso d’opera al mondo, dovrebbe andare ad impattare positivamente su tutto il traffico, anche attraverso il potenziamento del servizio RO.LA, la cosiddetta ‘autostrada viaggiante’ che sta già riscontrando un discreto successo tra gli autotrasportatori.

Ma, nonostante i lavori siano a buon punto, si registrano alcuni rallentamenti che potrebbero far slittare l’inaugurazione: un’ipotesi, quest’ultima, da evitare a tutti i costi secondo le autorità locali.

Recovery Fund, un’occasione storica per il potenziamento delle infrastrutture

Bonomi e Kempf, dopo aver sottolineato l’importanza senza precedenti ricoperta dalla pianificazione delle risorse economiche in arrivo con il pacchetto di aiuti Next Generation EU (il cosiddetto Recovery Fund), hanno rimarcato la necessità di azioni, anche congiunte, che i rispettivi governi devono trovare di comune accordo con l’esecutivo austriaco.

Infine hanno esorato «la Commissione europea a intraprendere ulteriori azioni per garantire la libera circolazione delle merci attraverso tutte le principali vie di trasporto europee, soprattutto in situazioni critiche come l’attuale pandemia, e per evitare che politiche nazionali e locali mettano a repentaglio il buon funzionamento del mercato interno dell’UE».

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