Dopo mesi burrascosi il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per Logistica, Trasporto Merci e Spedizione è stato finalmente rinnovato, dopo la sigla dell’accordo tra sindacati e le associazioni datoriali. Questi ultimi, per la prima volta da quindici anni a questa parte, lo hanno sottoscritto in blocco – quindi tutte 24 le sigle presenti. Il documento interessa, per ora, la sola parte economica e sarà in vigore fino a marzo 2024. Le trattative e gli accordi invece sono ancora aperti per quanto riguarda il rinnovamento della parte normativa che quindi non è ancora cambiata. I lavoratori del trasporto e della logistica interessati – più di un milione – aspettavano questa firma dal dicembre del 2019, il mese in cui terminò lo scorso CCNL. Da sottolineare che alll’interno del documento trovano ampio spazio anche le strategie per il rilancio del settore legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza post-pandemico.

“L’intesa raggiunta – spiegano in una nota le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti– prevede un aumento economico, coerente con le richieste condivise dalle delegazioni sindacali, di 104 euro, così distribuiti: 100 euro di retribuzione (90 di incremento tabellare e 10 di EDR, ovvero l’Elemento distinto della retribuzione) da riconoscere in cinque tranches, fino alla scadenza del contratto a marzo 2024 e 4 euro di welfare contrattuale suddivisi in 2,5 euro per sanità integrativa Sanilog e 1,5 euro per implementare il fondo che garantisce le prestazioni dell’Ente Bilaterale, Ebilog. Prevista inoltre l’erogazione di una somma, a titolo di una tantum, di 230 euro, in tre tranches quale riconoscimento economico per il periodo non coperto dal Ccnl, scaduto il 31 dicembre 2019”. Le parti che hanno stipulato l’accordo hanno inoltre previsto la “costituzione di una commissione bilaterale che, dopo l’approvazione definitiva dell’accordo, dovrà operare per la riforma del Ccnl e realizzare gli interventi necessari alla sua modernizzazione”.

CCLN Trasporto e Logistica, il ruolo fondamentale dello sciopero di marzo

Le sigle sindacali hanno poi sottolineato l’enorme importanza del risultato raggiunto, soprattutto alla luce di un momento storico come quello che l’Italia e il mondo intero stanno vivendo a causa della doppia crisi economica e sanitaria in atto a causa della pandemia. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti non hanno mancato di ribadire il ruolo fondamentale svolto dallo sciopero di tutto il comprato il 29 e il 30 marzo, indetto proprio per gli attriti venutisi a creare sul CCLN. Uno sciopero che per le sigle “ha definitivamente rispedito al mittente le precedenti richieste delle associazioni datoriali che avrebbero prodotto il peggioramento normativo ed economico delle condizioni dei lavoratori. Il valore di questa firma, tenendo conto della delicata fase congiunturale in cui si colloca questo rinnovo, è rappresentato dal consolidamento dell’unicità contrattuale e dall’ampliamento della platea dei destinatari che va dal camionista al rider, sfiorando il milione di lavoratori e lavoratrici e rendendolo di fatto uno dei contratti nazionali di riferimento nel panorama italiano della contrattazione collettiva”.

“Le assemblee, previste dal percorso di informazione, coinvolgimento e consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore – informano infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – verranno svolte, su tutto il territorio nazionale, a partire dal 20 maggio ed entro il giorno 15 giugno, termine definito per lo scioglimento della riserva”.

Le reazioni delle associazioni

“La firma di oggi evidenzia il valore, la bontà e l’unicità del contratto, e consolida il rapporto tra le parti sindacali e datoriali, che l’hanno sottoscritto in modo unitario”, commenta il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè. “Il rinnovo oggi sottoscritto garantisce certezza ai lavoratori e alle imprese in un momento critico come quello della pandemia e ‘regala’ una prospettiva al Paese con un contratto collettivo coerente con i tempi, guardando alla digitalizzazione e al rinnovamento che sta coinvolgendo tutto il settore della logistica. Si condivide inoltre con i sindacato un importante passaggio politico per rilanciare il settore attraverso gli investimenti sulle infrastrutture, promuovendo la legalità e attuando un’adeguata riduzione del costo del lavoro”.

“L’accordo che abbiamo fortemente perseguito – ha commentato il presidente di Confartigianato Trasporto Amedeo Genedani – ha il merito di certificare il ruolo del contratto collettivo nazionale di lavoro quale strumento di tutela e garanzie per imprese e lavoratori. Il nuovo contratto, insieme all’avviso comune da indirizzare alle Istituzioni ed all’Osservatorio permanente sull’andamento del comparto – conclude il Presidente Genedani – rappresentano un tassello fondamentale per il sistema della rappresentanza attraverso cui vogliamo modernizzare il settore e favorire la flessibilità e la competitività delle piccole e medie imprese italiane”.

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