Dakar truck

Destinata a lasciare il segno. La quarantesima edizione della Dakar che scatterà domani, sabato 6 gennaio, dalla pedana di partenza di Lima, in quel Perù che alla corsa inventata da Thierry Sabine mancava dal 2013, promette spettacolo, lotta avvincente, e per i piloti tanta sofferenza, fin da subito.

Quattordici tappe disegnate in tre Paesi, con partenza appunto dalla capitale del Perù e conclusione a Cordoba, in Argentina, sabato 20 gennaio, dopo aver attraversato l’insidiosissima Bolivia. Un solo giorno di riposo, venerdì 12, a La Paz. Un totale di 8.710 chilometri di cui oltre 4.100 di prove speciali.

L’opinione generale è di una Dakar sudamericana tosta come mai in passato. Con trappole a ogni metro di gara e situazioni anche ambientali molto differenti tra loro ad aggiungere ulteriore incertezza a quella che già di per sé non è una corsa di facile lettura.

Nella categoria truck sarà vera battaglia

Un concentrato di difficoltà che porterà corridori e mezzi a fare i conti dapprima con la sabbia del Perù, poi con le altitudini della Bolivia, quindi con le temperature spesso impossibili dell’Argentina. E come già lo scorso anno, a fare da filo conduttore sarà la navigazione, fortemente voluta dal direttore sportivo della corsa, l’ex Marc Coma.

Al via nella categoria truck sono attesi 42 camion. Meno della metà del massimo storico (109, nel 1991), quando però la Dakar si correva in Africa. Complice anche l’annunciata (e sostanzialmente polemica) assenza di Gerard De Rooy e del suo Iveco Powerstar, impegnato negli stessi giorni (31 dicembre-14 gennaio)  nell’Africa Eco Race (14 i truck al via di questo raid inventato da Hubert Auriol e organizzato da Jean Louis Schlesser, che ricalca il vecchio percorso della Dakar con tanto di arrivo sulle sponde del Lac Rose), il pronostico indica come super favoriti i plurivittoriosi russi di Kamaz (14 successi).

A rendere difficile la vita all’armata dell’est ci proverà comunque Federico Villagra (Iveco Powerstar), atteso al definitivo salto di qualità dopo gli ottimi risultati conseguiti negli ultimi due anni. Outsider di lusso Tatra e Maz. Come sempre tuttavia, a disegnare la classifica sarà la strada, a partire dalla prima tappa, Lima-Pisco (272 chilometri con 31 di prova speciale).

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