Se basata su un’infrastruttura inefficiente, la catena del freddo potrebbe causare ogni anno perdite alimentari fino a 620 milioni di tonnellate, o 1,8 gigatonnellate di anidride carbonica equivalente. Secondo alcuni studi, la catena del freddo è responsabile di circa il 4% delle emissioni globali di gas serra; per la conservazione e il trasporto di merci deperibili serve, quindi, un approccio più sostenibile.

L’innovazione secondo Thermo King

Un’area chiave dell’innovazione è lo sviluppo di soluzioni di refrigerazione per il trasporto elettrificato. Trane Technologies, pioniera nelle soluzioni climatiche a livello globale, con il marchio Thermo King, azienda di riferimento nei sistemi di controllo della temperatura per trasporti sostenibili, ha progettato AxlePower (qui ne parliamo più diffusamente). Questa tecnologia, innovativa per le unità di refrigerazione dei semirimorchi, recupera energia dal veicolo durante le frenate o la marcia in discesa, la immagazzina nei gruppi batterie e la riutilizza per alimentare l’unità di refrigerazione senza influire sul consumo di carburante dell’autocarro.

Come ci ha raccontato in questa recente intervista il responsabile EMEA di Thermo King, Claudio Zanframundo, anche le tecnologie digitali svolgono un ruolo fondamentale nell’ottimizzazione dei processi della catena del freddo e nella riduzione delle emissioni. I sistemi telematici e di monitoraggio avanzati, per identificare e risolvere rapidamente i problemi che possono causare sprechi energetici, offrono visibilità in tempo reale sull’intera catena del freddo. Gli approfondimenti basati sui dati aiutano a semplificare i processi, eliminare le inefficienze e ridurre l’impronta di carbonio della catena del freddo.

Trane Technologies è determinata a perseguire gli impegni per la sostenibilità entro il 2030, tra cui la sfida del gigatone che mira a ridurre i gas serra generati dai clienti di 1 miliardo di tonnellate metriche entro il 2030. Una riduzione che equivale al 2% delle emissioni annuali mondiali o al totale delle emissioni annuali di Francia, Italia e Regno Unito. Per raggiungere questo obiettivo, Trane Technologies punta sull’elettrificazione e sulla decarbonizzazione della catena del freddo.

La politica come catalizzatore

L’elettrificazione della catena del freddo e la refrigerazione per il trasporto richiedono alcuni adeguamenti politici per garantire che il quadro normativo fornisca gli incentivi necessari per le tecnologie a zero emissioni. Ad esempio, il peso aggiuntivo derivante dall’installazione di apparecchiature di elettrificazione nei veicoli non deve essere computato nel peso complessivo del veicolo. Altrimenti, si penalizzerebbero gli operatori del trasporto merci che sarebbero costretti a ridurre il carico utile per compensare il peso della batteria e degli altri componenti.

Inoltre, secondo Thermo King, i sistemi di refrigerazione elettrificati dovrebbero essere inclusi nell’ambito dei programmi di incentivi messi a disposizione dagli Stati membri dell’UE per i veicoli elettrici leggeri e pesanti. Un quadro politico favorevole in questo settore potrebbe consentire all’UE di eliminare oltre 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica emesse annualmente dai soli sistemi di refrigerazione dei trasporti.

Misurare i progressi e promuovere il cambiamento

Per valutare efficacemente l’impatto degli sforzi di decarbonizzazione, è importante misurare i progressi in termini di riduzione delle emissioni. Usando metriche chiave standardizzate, come la riduzione delle emissioni derivanti dal consumo di energia elettrica, carburante e refrigeranti, è possibile avere una visione chiara dei miglioramenti ottenuti. Monitorare e segnalare i progressi ottenuti nella riduzione delle emissioni è essenziale per promuovere la responsabilità, definire standard di riferimento e favorire il miglioramento continuo.

Bilanciare sostenibilità e redditività economica

La decarbonizzazione della catena del freddo non è solo un imperativo ecologico, ma anche una strategia economicamente vantaggiosa. Le soluzioni ad alta efficienza energetica possono ridurre significativamente i costi operativi, migliorare le prestazioni e aumentare la competitività delle imprese. Tuttavia, la transizione verso una catena del freddo a basse emissioni richiede un’attenta valutazione delle implicazioni economiche. I politici e i leader del settore devono collaborare per sviluppare strategie che bilancino gli obiettivi di sostenibilità con la necessità di rendere il cibo più accessibile e meno costoso.

Un approccio promettente è l’introduzione dei principi dell’economia circolare nella catena del freddo alimentare. Sviluppare prodotti e processi che riducono al minimo gli sprechi, massimizzano l’efficienza delle risorse e consentono il riutilizzo e il riciclo dei materiali, aiuta a ridurre l’impatto ambientale della catena del freddo, creando al contempo nuove opportunità di business.

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