Sulla scorta di quanto avvenuto già due anni fa, IVECO e Petit Forestier hanno sfruttato la partecipazione di quest’ultima a Tuttofood 2025 per fare il punto su una collaborazione davvero solida. Una collaborazione il cui risultato è una presenza importante di veicoli IVECO nella flotta italiana di Petit Forestier, gigante del trasporto refrigerato che propone il noleggio non soltanto di veicoli, ma anche di mobili e contenitori frigoriferi. A Tuttofood 2025 abbiamo quindi potuto partecipare a una tavola rotonda insieme ad Alessandro Rosi, Direttore generale Italia di Petit Forestier, e a Massimo Revetria, responsabile Gamma Leggera, IVECO Mercato Italia.

iveco petit forestier
Da sinistra, Massimo Revetria e Alessandro Rosi

Petit Forestier: un ruolo di primo piano nel trasporto refrigerato

“Tuttofood (autentico riferimento internazionale per il settore alimentare, un evento che si tiene ogni due anni a Milano, ndr) è un appuntamento imperdibile per Petit Forestier”, ci ha detto Alessandro Rosi, alla guida della filiale italiana da circa un anno. “Qui troviamo non solo i nostri principali clienti, ma anche tanti partner, come IVECO”. Petit Forestier vanta in Italia una flotta di circa 2500 veicoli, per la gran parte refrigerati ma anche, grazie al giovane marchio Zefirent, non refrigerati, generalmente a supporto di flotte più grandi composte anche da veicoli isotermici. Novità di rilievo, da circa un anno Petit Forestier può contare su un presidio italiano per l’allestimento dei veicoli, a Grugliasco, alle porte di Torino. Si tratta del primo sito Lecapitaine Italia (marchio che fa parte del gruppo Petit Forestier) dove viene effettuato l’assemblaggio dell’allestimento, con evidente risparmio di risorse, tempi e pratiche burocratiche rispetto al passato, quando si era obbligati a passare dalla Francia.

Proprio a Tuttofood, Petit Forestier mette in mostra un eDaily allestito con box refrigerato da 12 metri cubi con cella URBAN by LeCapitaine. Il veicolo, che ha potenza di 190 cavalli e coppia di 400 Nm, è dotato di due pacchi batteria da 74 kWh e dell’esclusiva presa di forza ad alto voltaggio che consente di alimentare direttamente dalle batterie di trazione, attraverso un semplice connettore, il gruppo frigorifero. La presa di forza elettrica, in particolare, consente di prelevare corrente fino a una potenza di 15 kW e viene indicata per le mission più impegnative, quali, ad esempio, il trasporto del freddo, che richiede di mantenere una refrigerazione costante.

Quello del trasporto isotermico, d’altronde, è un business importante anche per IVECO. Secondo Massimo Revetria, il trasporto a temperatura controllata incide per il 20% circa sul totale dell’immatricolato IVECO, una percentuale che si attesta sul 12% circa per quanto riguarda il Daily. “Puntiamo molto su questo tipo di applicazioni”, conferma Revetria ai nostri microfoni. “Si tratta di un mercato abbastanza stabile, ma soggetto a possibili sviluppi: dipenderà molto da quello che deciderà il legislatore, in Europa e in Italia. Mi spiego meglio: qualora si dovesse stabilire l’obbligo per prodotti come acqua, vino, olio o farmaci di viaggiare a temperatura controllata, allora il settore avrebbe un boom decisivo”.

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Revetria e Rosi con, a destra, Massimiliano Perri, Country Manager Mercato Italia di IVECO

Il Daily elettrico come compagno (sostenibile) di business

In generale, Revetria e Rosi confermano come il Daily sia un veicolo particolarmente adatto per le esigenze di Petit Forestier e dei suoi clienti, nella versione termica così come in quella elettrica. In quest’ultimo ambito, sono circa 70 i veicoli alla spina (non soltanto IVECO, è bene ribadirlo) che il player francese ha aggiunto negli ultimi anni alla propria flotta. “Vediamo un grande potenziale in questo senso”, spiega Alessandro Rosi, “favorito dal cambiamento generazionale nelle aziende di trasporto. Dal nostro punto di vista, constatiamo molta più conoscenza del prodotto e della tecnologia rispetto anche solo a poco tempo fa, con aziende disposte ad accettare un costo maggiore in nome della sostenibilità. Certo, chiedono innanzitutto che i veicoli elettrici siano affidabili come quelli termici e che abbiano autonomia sufficiente per portare a termine le loro missioni, ma l’evoluzione del mercato, così come della gamma IVECO, va in questa direzione”.

Secondo Rosi, a livello di prezzo la forbice tra i veicoli elettrici e quelli termici, quanto meno sul trasporto leggero, si sta riducendo, sebbene la distanza rimanga importante. Di certo, un attore come Petit Forestier può fare da volano per la diffusione della tecnologia, assumendosi nei confronti dei clienti alcuni dei rischi della transizione energetica, per esempio quelli legati al valore residuo dei veicoli. “Quello che stiamo facendo, insieme a IVECO, è promuovere progetti di formazione ad hoc con l’obiettivo di comunicare al meglio ai nostri clienti le modalità di gestione e di utilizzo dei veicoli commerciali elettrici”.

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