Aggiornamento 24 marzo: per affrontare i nodi ancora irrisolti e chiarire i dubbi emersi negli ultimi giorni, la viceministra Teresa Bellanova ha convocato per giovedì 24 marzo alle 11:30 il Tavolo di confronto con le associazioni di categoria dell’autotrasporto “per proseguire nel confronto in ordine alle questioni afferenti al settore”, a partire dal Fondo istituito con l’ultimo Decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” approvato in CdM venerdì scorso.

Animi sensibilmente più distesi tra Governo e associazioni di settore riguardo la questione del caro carburanti. Nei giorni scorsi il Governo ha confermato il taglio di 25 centesimi al litro introducendo, di fatto, una misura straordinaria. A riprova del carattere, appunto, straordinario dell’intervento, è stato fissato un limite temporale alla fine di aprile. Poi si vedrà, in attesa degli sviluppi del conflitto russo-ucraino. Si tratta di un passo avanti notevole rispetto allo “sconto” di 8,5 centesimi di cui si era parlato in un primo momento e che aveva suscitato le proteste di diverse sigle associative.

Caro carburanti: 640 milioni complessivamente stanziati

La ratifica è arrivata nella serata di venerdì 18 marzo in Consiglio dei Ministri, con l’approvazione del “Decreto legge sulle misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”. Al netto della riduzione delle accise sul gasolio per autotrazione, le risorse destinate al settore dell’autotrasporto gravemente colpito dal caro carburante hanno così raggiunto – spiega il ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili – i 640 milioni complessivi, inclusi gli 80 milioni già stanziati nel Decreto Energia approvato qualche settimana fa.

“Con questo mix accuratamente composto di risorse e norme”, ha dichiarato la viceministra Bellanova, “garantiamo a questo settore strategico per il Paese le risposte che attendeva, necessarie a sostenerlo nel fronteggiare l’emergenza determinatasi con la guerra e la sfida di riposizionamento in atto. Contestualmente alle nuove risorse stanziate e alla riduzione delle accise sul gasolio per autotrazione, infatti, nel Decreto sono anche sancite le norme necessarie a un affinamento delle regole nel rapporto tra autotrasporto e committenza già condivise nel Protocollo d’Intesa e ad affrontare le debolezze strutturali di sistema della catena logistica che si riflettono sulle imprese di settore”.

Il dettaglio del provvedimento approvato in CdM

Insieme all’istituzione di un Fondo di 500 milioni, alla riduzione delle accise sul gasolio per autotrazione, al rifinanziamento per il 2022 di “marebonus” e “ferrobonus” per ulteriori complessivi 38.5 milioni rispetto alle risorse già previste, all’esonero per il 2022 del contributo dovuto dalle imprese di autotrasporto all’Autorità di regolazione dei trasporti e al rafforzamento per ulteriori 20 milioni per sostenere il costo pedaggi e la riduzione delle spese non documentate, il Decreto contempla infatti anche una indicazione normativa a garanzia di più trasparenti ed equilibrati rapporti di filiera. Ovvero l’inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante.
In particolare, nei contratti stipulati in forma scritta il rispetto della clausola di adeguamento del costo carburante qualora lo stesso registri una variazione di almeno il 2% del valore preso a riferimento al momento della stipula del contratto o dell’ultimo adeguamento effettuato. Mentre per i contratti di trasporto merci in forma non scritta si prevede invece che il corrispettivo venga determinato in base ai valori indicativi di riferimento pubblicati sul sito del Mims e aggiornati periodicamente.

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Il Tavolo ministeriale è ancora aperto

Il Tavolo di confronto istituito dalla viceministra all’inizio di questo periodo di crisi dovuta al caro carburanti rimane aperto. La rappresentanza di Unatras, interlocutore al Tavolo con il governo, ha ribadito l’apprezzamento per quanto fatto dalla viceministra Bellanova e, come abbiamo scritto qui, ha firmato il protocollo d’intesa proposto nel pomeriggio di giovedì 17 marzo. L’approvazione del pacchetto da parte del Consiglio dei Ministri ha fatto sì che Unatras ratificasse l’accordo, cancellando il blocco annunciato in un primo momento a partire dal 4 aprile. Da UNRAE, che riunisce i costruttori esteri di autoveicoli, il commento positivo era arrivato nella giornata di venerdì 18.

Plaude all’aumento dello sconto da 8,5 a 25 centesimi al litro anche Ruote Libere, associazione che riunisce diversi “piccoli” autotrasportatori, spesso critica nei confronti delle istituzioni. Si sottolinea però che “non basta un provvedimento a tempo” e che sta diventando necessario “fissare un tetto al prezzo del gasolio alla pompa” anche per evitare quelle attività speculative denunciate anche, non molti giorni fa, dal ministro per la Transizione Energetica Cingolani. Dichiarazioni che hanno portato all’apertura di un fascicolo d’inchiesta da parte della Procura di Roma.

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