Il governo interviene in supporto al settore dell’autotrasporto, fiaccato dal caro carburanti. Abbiamo sentito la viceministra Teresa Bellanova, fautrice del pacchetto di aiuti da 80 milioni di euro stanziato dal Governo. Con lei abbiamo affrontato anche altre tematiche scottanti: dal Decreto Flussi alla questione delle revisioni dei veicoli, fino alle molte dinamiche distorte di un settore cruciale per l’economia italiana. Ne emerge la volontà di fare chiarezza attraverso un confronto con gli attori coinvolti.

Bellanova: così affrontiamo il caro carburanti

Viceministra Bellanova, il settore autotrasporto nelle ultime settimane è stato attraversato da proteste e blocchi dovuti al caro carburanti. Difficoltà approdate sul Tavolo che lei ha immediatamente convocato e dove sono state condivise le prime misure tampone.

È un pacchetto di misure importanti, valore complessivo 80 milioni, finalizzate a tamponare l’emergenza sostenendo le imprese nei costi aziendali. Parliamo di un settore strategico per il Paese, lavoratori e aziende che nei drammatici mesi della pandemia non si sono mai fermati contribuendo a garantire in questo modo al paese normalità e coesione sociale, su cui gravano problematiche strutturali di filiera e, in queste ultime settimane, gli aumenti del costo carburante. Significa dover mettere in campo politiche mirate con azioni a breve e lungo raggio per sostenerlo nell’importante sforzo di riposizionamento su cui è impegnato, affrontando criticità sedimentate nel tempo.
Nel corso della mia audizione in Commissione Trasporti della Camera ho voluto, sia pure sinteticamente, restituire questa complessità, numeri alla mano, e indicare il raggio d’azione su cui siamo impegnati nel confronto sia con gli autotrasportatori che con la committenza. Solo così riusciremo infatti ad affrontare i punti di debolezza che affliggono la filiera, rapporti asimmetrici, opacità e concorrenza sleale inclusi. Quanto agli 80 milioni, sono così suddivisi: 20 milioni per sostenere il costo pedaggi; 5 per aumentare la deduzione forfettaria sulle spese non documentate; 55 per calmierare l’acquisto di AdBlue e Gnl. Rappresentano una prima importante risposta.

La carenza dei conducenti è una delle maggiori criticità con cui si sta misurando il settore. Con il Milleproroghe diamo l’avvio ad un Fondo per erogare voucher ai giovani under 35 così da coprire i costi da sostenere per il conseguimento delle patenti e delle abilitazioni professionali

Teresa Bellanova, viceministra alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili

E per i ritardi nelle revisioni dei veicoli pesanti?

È in fase di registrazione il provvedimento con la disciplina dei criteri di iscrizione nel Registro degli ispettori autorizzati, della composizione delle commissioni esaminatrici e per lo svolgimento degli esami finali. 

Nel frattempo le Direzioni Generali Territoriali sono al lavoro per istituire le Commissioni d’esami e, quindi, per la programmazione degli esami stessi. Per agevolare e garantire maggiore rapidità negli esami, la parte teorica e la parte pratica saranno organizzate in sequenza. Salvo imprevisti, gli ispettori esterni abilitati potranno essere operativi presso le sedi operanti in regime di legge 870/86 già prima dell’estate.    

teresa bellanova

«La carenza di conducenti è una grande criticità»

Il decreto flussi prevede un aumento del numero di permessi per autisti stranieri. Non si rischia di cronicizzare condizioni di lavoro al limite dello sfruttamento?

La carenza dei conducenti è una delle maggiori criticità con cui si sta misurando il settore. Con il Milleproroghe diamo l’avvio ad un Fondo per erogare voucher ai giovani under 35 così da coprire i costi da sostenere per il conseguimento delle patenti e delle abilitazioni professionali; un modo per agevolare l’interesse dei giovani verso il settore che ha necessità delle nuove generazioni e anche di riconquistare un’immagine attrattiva e inclusiva. Per individuare percorsi, trovare muove misure, introdurre possibili semplificazioni, è al lavoro la Commissione conducenti, presieduta dal presidente del Comitato centrale Albo Autotrasportatori Enrico Finocchi, composta da esperti del mondo dell’autotrasporto e della formazione e in cui è presente anche un rappresentante del Ministero dell’Istruzione. Sono circa 20mila al momento i posti vacanti: la situazione potrebbe incrinarsi ulteriormente nei prossimi anni, rischiando di creare un vero e proprio gap occupazionale

Tra le proposte avanzate quella di intervenire sui percorsi formativi dei ragazzi e delle ragazze, introducendo proposte rivolte anche alla conduzione, oltre che alla manutenzione dei mezzi, sia nell’istruzione tecnica che in quella professionale. È necessaria una strategia a tutto campo, senza dimenticare che la materia dei conducenti professionali è in regime di armonizzazione per garantire, su tempi di guida e di riposo, un sistema di lavoro dignitoso e gratificante.    

Nel corso della mia audizione in Commissione Trasporti della Camera ho voluto sia pure sinteticamente restituire questa complessità, numeri alla mano, e indicare il raggio d’azione su cui siamo impegnati nel confronto sia con gli autotrasportatori che con la committenza

Teresa Bellanova, viceministra alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili

Non solo caro carburanti. Bellanova sui costi del settore: «Riequilibrare la catena del valore»

Ci spiega la sua soluzione per i costi di riferimento del settore?

È un ragionamento che va fatto con tutti gli attori in campo; una esasperazione dei rapporti all’interno della filiera non è utile, rappresenterebbe solo una criticità ulteriore. L’obiettivo è riequilibrare la catena del valore attraverso rapporti di filiera corretti, che mettano fuori gioco concorrenza e pratiche sleali. 

Ho già avuto una serie di confronti con le associazioni sia della committenza che dell’autotrasporto sulla opportunità di incentivare meccanismi che possano tenere in debito conto le variazioni dei costi dell’energia garantendo il corretto equilibrio contrattuale tra committenti e vettori. Lavoreremo per dei contratti giusti che non ingessino il mercato e che siano correttamente remunerativi per tutti. Recentemente, sono stati aggiornati i costi di riferimento, pubblicati sul sito MIMS sotto forma di tabelle. Aggiornamento importante per la rilevanza che proprio questi valori assumono, in questo periodo, in relazione ai costi dell’energia. 

Al Tavolo conto inoltre di convocare, insieme alla rappresentanza, anche la Guardia di Finanza, per comprendere come implementare i controlli perché non può essere tollerata alcuna illegalità, e l’Agenzia delle Entrate, per rendere il più immediatamente esigibili gli strumenti messi in campo. 

Ho una regola: grande confronto, massima disponibilità ad affrontare tutti i punti critici e altrettanta fermezza nel contrastare ogni illegalità perché, quando si avviano spirali come quelle cui abbiamo assistito in queste settimane, è sempre la parte più responsabile che paga il prezzo, e noi non possiamo consentirlo.

«Contrastare la concorrenza sleale»

In questi anni il far west ha imperversato nell’autotrasporto. Le targhe straniere si sono moltiplicate, le tariffe si sono abbassate a livelli impossibili, quando gli autisti sono italiani a volte sono assunti in Romania, le coop spurie aprono e chiudono. Non sarebbe ora di resettare tutto e ripartire in un quadro di legalità?

È esattamente quello che vogliamo e dobbiamo fare. E che il settore ci chiede. Il punto è che non esistono miracoli: quanto più le situazioni sono complesse, tanto più è necessario individuare gli strumenti più adeguati. La concorrenza sleale di cui parla va assolutamente contrastata ma dobbiamo saper affrontare anche dinamiche endogene. Mi riferisco per esempio a quelle legate alla notevole polverizzazione imprenditoriale dal lato dell’offerta, dove prevale una struttura imprenditoriale prevalentemente artigianale; circa la metà delle aziende sono strutturate in forma di imprese individuali, quelle dovute al ricorso costante alla subvezione che, se da un lato può costituire una risorsa, spesso determina condizioni fortemente asimmetriche tra quanto la committenza paga al primo vettore e quanto finisce con il percepire chi esegue materialmente il trasporto. Dinamica che finisce per incidere in maniera più macroscopica sulle piccole realtà aziendali, dotate di minore potere contrattuale e dunque di minori margini di redditività. È con tutta questa complessità che dobbiamo misurarci. Ed è per questo che il Tavolo avrà carattere permanente, finché non saranno state individuate le soluzioni soddisfacenti per tutti.

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