È arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, 17 marzo, la notizia che molti operatori dell’autotrasporto aspettavano: è stata trovata un’intesa tra il MIMS e le associazioni di categoria coinvolte nel Tavolo permanente istituito dalla viceministra Bellanova. Le misure di sostegno al settore, che arriveranno in Consiglio dei Ministri il 18 marzo, sono state accolte favorevolmente dai rappresentanti dell’autotrasporto, e in particolare da UNATRAS che ha revocato il blocco annunciato a partire dal 4 aprile prossimo.

Un protocollo d’intesa per l’autotrasporto

Una nota diffusa dal MIMS parla, infatti, di un protocollo d’intesa siglato tra le parti al termine della riunione che la viceministra aveva convocato in mattinata. Il protocollo si basa su un pacchetto economico pensato per garantire ulteriore respiro all’autotrasporto dopo gli 80 milioni già previsti nel primo Decreto Energia e un affinamento delle regole nel rapporto tra autotrasporto e committenza. Nel pacchetto norme economiche, si prevede un aumento del bonus accise; l’implementazione a partire da quest’anno e fino al 2023 per Marebonus e Ferrobonus per complessivi ulteriori 212milioni 500mila; l’incremento dello sconto pedaggi e spese non documentate con ulteriori 20 milioni a disposizione; l’esonero per il 2022 del contributo dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti.

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Un risultato “importante – secondo Teresa Bellanova – frutto di un confronto serrato e continuo in queste settimane con l’intero settore, autotrasportatori e committenza. Innanzitutto la proposta di un pacchetto di norme: risorse, norme ed emendamenti che andranno a comporre le misure ad hoc per l’autotrasporto nel Decreto domani in Consiglio dei Ministri e che potranno essere oggetto anche di ulteriori misure. Quindi la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, che voglio considerare un accordo quadro teso a garantire maggiori condizioni di equilibrio all’interno della filiera, e a mettere in sicurezza gli autotrasportatori rispetto a variazioni nel costo del carburante. Allo stesso tempo si indicano anche modalità più stringenti rispetto ai contratti non scritti, dove diventa obbligatorio il riferimento ai costi indicativi aggiornati dal Ministero. Con l’impegno da parte della categoria a evitare e revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto e a garantire la prosecuzione delle attività, senza interruzioni”.

Gli altri punti contenuti nell’intesa

Altri punti qualificanti dell’intesa sottoscritta il 17 marzo sono: i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto anche mediante il coinvolgimento, in aggiunta a quanto già in essere, dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori; la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci; le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020; l’impegno del Ministero a proseguire le iniziative a tutela delle imprese italiane contro i divieni unilaterali adottati in questi anni dal Land Tirolo.

Il Protocollo conferma inoltre la velocizzazione, con la firma di entrambi i Ministeri interessati, Mims e Mef, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le Associazioni di categoria, per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che dunque adesso attende il via libera della Corte dei Conti; l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti; l’esonero anche quest’anno del contributo richiesto dall’Autorità di regolazione dei trasporti alle imprese del settore.

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