La questione dell’attraversamento della dorsale del Brennero da parte dei veicoli pesanti arriva sui principali Tavoli comunitari. Lo scorso 1° giugno, come annunciato, diversi Stati membri dell’Unione hanno fatto fronte comune al Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell’UE, spalleggiando Italia e Germania nella loro battaglia contro l’Austria, da cui partono le restrizioni ai mezzi pesanti in transito, ufficialmente per alleggerire la congestione di un’autostrada cruciale per il passaggio delle merci. Divieti che danneggiano evidentemente la logistica degli Stati confinanti.

Anche l’IRU attenta all’evoluzione della situazione sui Brennero

A parlare della questione-Brennero è stata anche l’IRU, l’International Road Transport Union, organo internazionale molto importante nel settore, che si è schierata al fianco della Germania e dell’Italia nella loro battaglia, alla quale peraltro nel corso della riunione del 1° giugno a Lussemburgo si sono unite anche Bulgaria, Repubblica Ceca, Lituania, Olanda e Romania, in nome della libertà di movimento delle merci in contesto comunitario.

“Si continua a parlare di ferrovia e trasporto combinato come soluzione. Ma come il tempo ha dimostrato, la ferrovia da sola non è in grado di gestire il volume di merci che transita attraverso il Brennero”, ha detto Raluca Marian, Director of EU Advocacy dell’IRU. “I divieti di circolazione hanno causato un’enorme congestione del traffico. Le code raggiungono i 70 km e le vacanze estive sono alle porte. È una situazione inaccettabile, per non parlare delle emissioni di CO2. Si può immaginare l’impatto disastroso dei camion che avanzano per ore, il che rende l’atteggiamento dell’Austria ancora più difficile da comprendere”.

ANITA evoca un’azione legale contro l’Austria da parte della UE

Dal canto suo ANITA, da sempre in prima linea nella denuncia della situazione insostenibile sul Brennero, ha accolto con favore la discussione in sede europea. Una discussione che però, per l’associazione, non basta più. “Riteniamo concluso il tempo delle parole”, ha dichiarato il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner. “Adesso è giunto il momento che la Commissione europea valuti le istanze degli Stati membri e attui un’azione legale definitiva nei confronti del Governo austriaco, che da troppo tempo con tali divieti viola il principio di libero scambio delle merci all’interno del territorio unionale”.

ANITA ritiene che con l’eliminazione dei divieti notturni, del doppio pedaggio notturno autostradale sulla A13 e dei divieti del sabato mattina il traffico si distribuirebbe sull’intero arco della giornata, rendendo superfluo il sistema di dosaggio nelle ore mattutine che provoca incolonnamenti chilometrici sulla A93 tedesca, con conseguenti rischi alla circolazione e un maggiore impatto ambientale.

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