L’Assemblea di Confartigianato Trasporti nella quale la ministra Paola De Micheli ha rimarcato la sua gratitudine nei confronti degli addetti al settore dei trasporti, dai camionisti agli operatori della logistica senza dimenticare i portuali, è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato economico dell’autotrasporto e rilanciare il piano di lavori infrastrutturale “Italia Veloce” – annunciato la scorsa estate in concomitanza con la pubblicazione del DL Rilancio.

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Investimenti autotrasporto, un respiro di sollievo fino al 2031?

Nel corso dell’Assemblea, che è stata aperta dagli interventi del Presidente Amedeo Genedani e del Presidente di Confartigianato Imprese Marco Granelli e i cui lavori sono stati condotti dal Segretario nazionale Sergio Lo Monte, la ministra De Micheli ha annunciato che il finanziamento dell’autotrasporto, tramite gli incentivi per il rinnovo del parco circolante, proseguirà fino al 2031 grazie al fondo istituito per la categoria

«Non lo toccherà nessuno – ha  rassicurato De Micheli – e io non consento che lo tocchi nessuno” assicurando che ci sono 240 milioni nel bilancio pubblico fino al 2031». La Ministra ha anche annunciato che dal Recovey Fund verranno attinte risorse per alimentare il fondo dedicato al rinnovo del parco veicolare dell’autotrasporto. Ancora nessun commento però in merito alla ripartizione dei fondi, a detta di molti troppo sbilanciati a favore di motorizzazioni che non hanno ancora un terreno totalmente fertile su cui svilupparsi.

Un’occasione di rilancio per tutto il Paese

«Bisogna usare la crisi per risalire e mettere in campo tutte le politiche prospettiche per il futuro – ha proseguito poi la ministra -. Istituzioni e rappresentanza dell’autotrasporto, datoriale e sindacale, devono lavorare insieme per perseguire questi obiettivi. Siamo stati i primi in Europa a dettare delle linee guida a tutela dei lavoratori, apriamo un tavolo per renderle ancora più aderenti alla realtà. La sicurezza sulle strade e la vita di chi viaggia è la nostra priorità».

«Il livello di insicurezza emerso – ha poi proseguito – dovuto alla vetustà delle opere, oltre alla mancanza di manutenzione, ha reso necessario un nostro incisivo intervento anche se questo ha comportato disagi e qualche preoccupazione. I cantieri portano sicurezza, così’ come le dotazioni tecnologiche sulle quali dobbiamo investire».

“Italia Veloce”, una nuova rete infrastrutturale. A beneficio anche dell’autotrasporto

A questo punto la De Micheli è tornata a parlare del piano Italia Veloce, lanciato dopo l’approvazione del DL Semplificazioni la scorsa estate, per un ammontare totale di 5,3 miliardi per la manutenzione delle strade, dei ponti, dei viadotti. Uno slancio infrastrutturale che dovrà essere necessariamente accompagnato dall’adeguamento dell’autotrasporto  Ministero finanzierà, in parte con fondi ordinari, in parte con le risorse del Recovery, la dotazione tecnologica e il ricorso a dispositivi che consentano di dialogare con queste tecnologie, a garanzia della sicurezza degli autotrasportatori.

Sugli annunci della De Micheli e sul ruolo fondamentale svolto dall’autotrasporto in quest’anno complicato sono arrivate parole di approvazione anche dal Presidente di Confartigianato Trasporti. «Quando non si poteva uscire di casa – ha detto Genedani – noi siamo stati quelli che hanno sostenuto un popolo e una nazione. Le nostre imprese devono essere sostenute. La Ministra De Micheli è l’unica persona che ha capito il valore della nostra categoria e lo ha testimoniato con il pragmatismo e la concretezza della sua azione nei confronti delle nostre imprese».

Il commento FIAP

«Apprezziamo l’azione della Ministra che ha aperto e tenuto il dialogo con il nostro settore direttamente, senza deleghe – ha commentato l’associazione di categoria FIAP in un comunicato -. Marchiamo anche l’importanza pubblicazione dei costi di riferimento che rappresentano, di fatto, un primo passo verso la legalità, la certezza e la regolarità. Ma sono tutti elementi e punti di partenza. Ora ci attende l’importante sfida di continuare ciò che ha avuto inizio con tali azioni e decisioni. Servono ancora altre iniziative politiche e decisioni tecniche per orientare al futuro Trasporto e Logistica. Tra queste la questione dei tempi di pagamento, quella della qualità delle infrastrutture ed altri temi forti come la digitalizzazione e la decarbonizzazione. Ed il futuro, tra Recovery Found, piani come il Next Generation UE e obiettivi climatici a valore “zero emissioni”, non è così lontano. Fanno certamente bene le “pacche” sulle spalle, ma occorre, sinceramente, andare oltre».

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