La nuova galleria ferroviaria di base del Ceneri, nella trepidazione generale del trasporto europeo e dei passeggeri svizzeri e transnazionali, ha ufficialmente dato il via libera ai transiti lo scorso 13 dicembre. Il tunnel a due canne della Galleria del Ceneri, intervallato da gallerie trasversali ogni 325 m, è lungo ben 15,4 chilometri ed il punto d’arrivo finale del sistema di collegamenti denominato Alptransit. Tra i tanti traguardi raggiunti con questa opera immensa durata 14 anni c’è, per esempio, la diminuzione di ben due ore della tratta Rotterdam-Milano.

La galleria del Ceneri, con l’avvio dell’esercizio commerciale,  offrirà nuove opportunità per il trasporto merci tra l’Italia e l’Europa grazie a una rete intermodale adatta per i semirimorchi con profilo P400. Dopo un periodo di test iniziato il 4 settembre, giorno dell’inaugurazione ufficiale, sono stati oltre 5.800 i convogli ad attraversa questa tratta per verificare i processi e testare gli impianti in condizioni reali. Uno slancio per il trasporto merci europeo che andrà ad aumentare la capacità di numerosi operatori: tra questi anche Arcese, storica realtà trentina di logistica e trasporti ormai con sedi in tutto il mondo.

Galleria del Ceneri

Galleria di base del Ceneri: Arcese è tra gli operatori che ne beneficeranno

Una svolta importante per il trasporto intermodale europeo e per Arcese che da anni investe nel proprio network e nei servizi combinati strada-ferrovia. “Con l’apertura del corridoio dei 4 metri attraverso il Gottardo, e grazie alla storica e consolidata partnership con Hupac, esplode la nostra capacità di servizio, che riuscirà a passare da 37 relazioni settimanali a 160 previste da gennaio 2021” afferma Emanuele Arcese – Road Freight FTL Director di Arcese.

Ma non aumenta solo capacità di carico, e quindi la possibilità di rispondere alla crescente richiesta di servizi intermodali da parte dei clienti; aumenta infatti anche la flessibilità del servizio offerto nelle diverse relazioni e soluzioni proposte, grazie ai collegamenti gateway attivi con Anversa e Rotterdam – la porta di accesso al Benelux e al traffico marittimo worldwide e collegamenti gateway per Colonia e oltre fino in Scandinavia.

Un’Europa più connessa e sostenibile

La rimozione di alcuni colli di bottiglia infrastrutturali e la richiesta di servizi di trasporto sempre più sostenibili stanno dando un nuovo impulso al trasporto intermodale, ma non solo. Altro fattore che nel 2020, anno di fatto storico per il settore, ha ulteriormente spinto l’intermodale è la sua sicurezza garantita appunto dalla possibilità di contatti molto più diradati. Tutti fattori vincenti non solo rendono questa soluzione di trasporto merce la soluzione del futuro per il trasporto in Europa, ma confermano Arcese pioniere e leader del settore.

“È con orgoglio e soddisfazione che oggi vediamo realizzata la visione di Arcese” ha commentato Guido Pietro Bertolone – CEO del Gruppo Arcese – e prosegue: “Oggi la governance del nostro modello di business, costruita negli ultimi 10 anni con dedizione e coraggio trova finalmente piena attuazione. Dieci anni in cui abbiamo lavorato sul disegno di un network intermodale integrato (treno e short sea) e sulla standardizzazione della flotta di semirimorchi. Anno dopo anno abbiamo costruito un parco di più di 3.000 semirimorchi mega intermodali P400 con una strategia per uno scenario competitivo Europeo; abbiamo “sofferto” nell’attraversare le Alpi, ma oggi il nostro sogno è realtà. Efficienti, green e flessibili. Oggi per noi è un nuovo giorno!”.

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