Tech Day FPT, il convitato di pietra di ieri è la prima donna senza veli di oggi: il Cursor 13 NG. Chiacchierato e atteso, si è finalmente materializzato al Cnh Industrial Village. Segni particolari? All’insegna del ‘gas’ family feeling: iniezione multipoint (gli iniettori sono però ‘cosa nuova’, disegnati per ottimizzare il punto di fiamma e la propagazione in camera), combustione stechiometrica (ottimizzata da vent’anni di expertise ‘sul groppone’ e dal sistema proprietario di controllo), catalizzatore a tre vie.

Le temperature, si sa, con il gas si impennano e non si può far finta di niente. Ed è così che per sopportare lo stress termico e meccanico l’R&D ha pensato di innestare collettori di scarico in ghisa ultra-performante, del tipo Nichel-Resist, e di adottare la grafite compatta, o CGI (Compacted Graphite Iron), per la testa cilindri.

In cabina di regia dell’Iveco Stralis NP 460

Ed eccolo, il Cursor 13, nell’anagrafica essenziale: 338 chilowatt a 1.900 giri, 2.000 Newtonmetro disponibili a 1.100 giri, un peso a secco d i 1.240 chili, un profilo prestazionale che ricalca quello del  Cursor 11 nella originaria alimentazione a gasolio (353 chilowatt e 2.300 Newtonmetro), al quale si approssima anche per indice volumetrico (peso praticamente equivalente e dimensioni sostanzialmente sovrapponibili).

L’intima ossessione dei motori a gas, cioè lo strutturale deficit prestazionale nei confronti del diesel, non ha (quasi) più ragione di esistere. A supporto di questa evoluzione il test drive sull’Iveco Stralis NP 460 alla fine del Tech Day: innesto puntuale del cambio, progressione fluida, rapida entrata in coppia, tanti decibel in meno.

Cursor 13 NG

LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DELL’IVECO STRALIS NP 460 IN GERMANIA

Di fronte a una platea di giornalisti dai quattro angoli del pianeta, al Tech Day FPT ha capitalizzato vent’anni di investimento in ricerca e sviluppo sull’alimentazione a gas e 30mila unità prodotte, un’ingegnerizzazione che affonda saldamente le radici nel Bel Paese. Radiografando il layout emerge immediatamente l’assenza del post-trattamento: l’omologazione Euro VI Step C avviene senza erogazione di urea tecnica e filtro antiparticolato.

Sommando questa operazione alla rimozione della valvola Egr, in conformità alla strategia di FPT per le famiglie Nef e Cursor, si affranca il motore dai vincoli dimensionali e dalle retroazioni in eredità dalle certificazioni Euro V e Tier IIIb in poi: esorcizzata la rigenerazione, annullata l’ipoteca della maggiorazione delle masse radianti, soppresso il serbatoio col tappo blu, semplificata la linea dei sensori, sgravata la centralina elettronica dagli oneri aggiuntivi extra-combustione, agevolato il ‘thermal management‘, nonostante l’inasprimento delle temperature in camera, come anticipato, fisiologica alla combustione del gas metano.

Si fa presto a dire ‘sostenibile’…

I dati forniti da FPT Industrial certificano il virtuoso impatto del metano sulle emissioni allo scarico: il livello  di CO2 è inferiore del 9 per cento rispetto ai diesel equivalenti, il particolato del 98 per cento, gli ossidi di azoto del 48. Nel mirino ci sono soprattutto la CO2 e i cosiddetti ‘greenhouse gases’, l’effetto serra, tormentone mediatico e pungolo all’agenda politica.

Due brevetti incastonati come diamanti nella corona del Cursor 13 NG: il controllo del ‘knocking’ che interviene positivamente sulle prestazioni e protegge il catalizzatore a tre vie dal misfiring, che compromette l’armonica ignizione del comburente, e il controllo reattivo del flusso d’aria. Si tratta di una logica di controllo del rapporto stechiometrico, durante i cambi di marcia, per favorire la fluidità di eorgazione della coppia in tandem con un cambio automatizzato.

Cursor 13 NG

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