Amedeo Genedani, il presidente di Unatras (l’Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto Merci) ha scritto una lettera alla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli in cui, oltre ai complimenti per l’operato svolto dal Ministero in questi giorni convulsi, esprime la necessità di una deroga temporanea ai tempi di guida e di riposo degli autisti, alle prese con pesanti rallentamenti lavorativi dovuti all’aumento dei controlli, sia interni che alle frontiere, nonché alla messa in atto durante le normali operazioni di tutte le pratiche di sicurezza previste per arginare il contagio da Sars-Cov-2.

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Unatras: una proposta per gli autisti

Le direttive che gli autotrasportatori devono seguire sono disciplinate all’interno del Regolamento 561/2006, approvato dal Parlamento Europeo e in vigore in tutta l’Unione Europea. Queste direttive impongono loro limiti estremamente precisi di operatività e tempi di riposo altrettanto lunghi e precisi. Ed è proprio facendo appello al paragrafo 2 dell’articolo 14 – dice Unatras – che l’Italia potrebbe porre una deroga temporanea alle normative vigenti sui tempi di guida e di riposo. Nell’articolo si legge che “in casi urgenti gli Stati membri possono concedere una deroga temporanea, per un periodo non superiore a 30 giorni, notificandola immediatamente alla Commissione”. Deroga che, come viene giustamente ribadito da Genedani, è già stata applicata dal Belgio e dalla Spagna proprio negli ultimi giorni per far fronte alle difficoltà in cui gli autotrasportatori stanno incorrendo, a causa delle motivazioni di prima.

Genedani ci tiene a precisare che gli autisti, anche nel caso in cui venisse applicata la deroga, “sarebbero comunque tenuti ad annotare sulle stampe del tachigrafo digitale o sui fogli di registrazione i motivi per cui non abbiano applicato i limiti normali di guida e di riposo”. L’applicazione della deroga andrebbe fatta nei limiti di legge e, ovviamente, andrebbe applicata affinché non vengano meno né la sicurezza del conducente né la sicurezza stradale.

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Le esigenze e i rischi degli autisti in piena emergenza coronavirus

Oltre a Unatras anche Conftrasporto ha ribadito l’urgenza di una misura di questo tipo, prima di tutto perché la carenza di autisti nel nostro paese, ormai strutturale, non garantisce una turnazione costante sull’arco delle 24 ore, andando ad influire così sulla consegna e la disponibilità di merci in un momento di estrema delicatezza; in secondo luogo perché in questo modo si inizierebbe ad ovviare al problema delle soste prolungate nelle aree di servizio: infatti se in questi giorni nelle zone di sosta in Italia non viene sempre garantita un’apertura regolare, a causa dei problemi di interpretazione a cui l’ultimo Dpcm ha dato luogo in alcune regioni, in quelle all’estero i nostri autotrasportatori, durante le ore di riposo obbligate, rischiano di andare incontro ad una triste ghettizzazione “come se dall’Italia arrivassero, con i camion, anche gli “untori””, sostiene l’associazione di categoria. Una situazione così surreale che, francamente, anche noi fatichiamo ancora a realizzare.

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