UNRAE ha diffuso la consueta stima sui dati sul mercato dei rimorchiati – dunque rimorchi e semirimorchi – relativi al mese di febbraio 2022. Il quadro che emerge è piuttosto incoraggiante, con un +9,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2021. L’incremento è superiore ai livelli di gennaio, quando le immatricolazioni avevano fatto segnare un +6,3% rispetto all’anno precedente. Il primo bimestre 2022 mostra complessivamente un andamento positivo rispetto all’anno passato: dall’inizio dell’anno sono stati infatti immatricolati 2.637 rimorchi e semirimorchi contro i 2.441 dei primi due mesi del 2021 (+8,0%).

unrae rimorchiati

Il commento di UNRAE all’andamento del mercato dei rimorchiati

“Confermando il trend di inzio anno, sembrerebbe che il mercato dei rimorchiati sia stato, almeno in parte, risparmiato da quegli elementi di preoccupazione che stanno interessando il settore dei veicoli industriali”, ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE. “In particolare, e per ovvie ragioni, il trainato non soffre infatti dei rincari alla pompa. Tuttavia, le preoccupazioni circa il prolungarsi della carenza e dell’aumento dei costi della componentistica, ulteriormente acuite dalle notizie che giungono dall’Ucraina, non possono che gettare un’ombra preoccupante sul futuro andamento di quello che, in questo momento, pare essere l’unico segmento di mercato nell’ambito del trasporto merci che continua a crescere”.

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Nonostante i segnali positivi del mercato, UNRAE esprime ad ogni modo cautela riguardo alle previsioni di crescita dei prossimi mesi, in quanto le immatricolazioni attualmente registrate si riferiscono a ordini effettuati in un periodo precedente alla crisi geopolitica in Ucraina e agli esponenziali rincari dei costi di energia e carburanti. “Non ci è dato sapere il livello di acquisizione ordini dei primi mesi del 2022”, ha aggiunto Starace. “Sappiamo però che il crollo della domanda, che già affligge i Paesi dell’Est Europa per le ben note cause, potrebbe riverberarsi per un effetto domino anche in Italia. Alla luce di queste considerazioni, rimane essenziale continuare a sostenere adeguatamente il settore anche nell’ottica del rinnovo del parco circolante“.

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