Più di 200 professionisti del trasporto isotermico si sono dati appuntamento a Brescia, lo scorso 26 giugno, per l’ottava edizione di Zerogradi, l’happening della catena del freddo che nel tempo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per chi opera in un segmento così importante dell’autotrasporto. La giornata organizzata da evenT è stata scandita da tanti momenti informativi: dai sei workshop tematici ad alto contenuto tecnologico a cura dei partner dell’evento, al convegno istituzionale; dalla consegna degli Zerogradi Award 2025 alla visita al Museo Mille Miglia, scelto ancora una volta come location della manifestazione. E poi momenti di networking e conviviali, con i tanti veicoli per il trasporto isotermico messi a disposizione da sponsor e partner dell’edizione 2025 a fare da sfondo ai lavori.

Zerogradi 2025: sponsor e spazio espositivo

Quest’anno, infatti, a supportare la manifestazione sono stati Isokit, IVECO, Kässbohrer, Lamberet, Man Truck & Bus, Renault Trucks, Rivacold, Solar-ICE e TotalEnergies. Aziende attive nella filiera del trasporto refrigerato che hanno innanzitutto arricchito l’area espositiva di Zerogradi. Nello specifico, un semirimorchio isotermico Kässbohrer con interni ed esterni in vetroresina e pianale in acciaio; un semirimorchio elettrificato Lamberet SR2e per la riduzione delle emissioni; un furgone, anch’esso isotermico, Isokit; un IVECO S-Way da 500 cavalli della gamma 2024; un altro furgone isotermico, stavolta fornito da Solar-Ice montato su un veicolo elettrico per l’ultimo miglio. Renault Trucks ha fornito un Master E-Tech full-electric di nuova generazione con livrea speciale. Infine, MAN ha esposto un eTGX, il nuovo camion elettrico del Leone abbinato a un semirimorchio Lamberet.

Il convegno istituzionale

Momento clou del dibattito sul trasporto a temperatura controllata è stato il convegno istituzionale, moderato da Luca Barassi, direttore di Trasportare Oggi in Europa, e da Fabrizio Dalle Nogare, giornalista di Vado e Torno. Un convegno dal titolo “Qualità, sicurezza, committenza e operatori logistici. I pilastri del trasporto a temperatura controllata” che ha permesso di affrontare alcuni dei temi più sentiti per lo sviluppo e la sostenibilità del settore. Il dibattito è stato aperto dalla presentazione di Alessandro Zambon, assistant professor dell’Università di Bologna, dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali, che si è concentrato sull’importanza di poter contare su una catena del freddo sicura e affidabile per non compromettere qualità e caratteristiche chiave dei prodotti, specialmente alimentari, trasportati con i veicoli commerciali e industriali. “Anche scostamenti minimi dalla temperatura ideale possono favorire la contaminazione di agenti patogeni che mettono fortemente a rischio la salute dei consumatori”, ha detto Alessandro Zambon. “La catena del freddo può avere un ruolo cruciale anche nella riduzione dello spreco di cibo: si calcola che nel mondo circa un terzo del cibo prodotto vada sprecato”. Un aiuto può arrivare dall’innovazione, che “può supportare il controllo e la gestione della catena del freddo anche ricorrendo agli sviluppi dell’intelligenza artificiale”, ha aggiunto Zambon.

A seguire, una vivace tavola rotonda ha fatto emergere punti di vista diversi tra i protagonisti del trasporto refrigerato. Hanno partecipato al dibattito il coordinatore del gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti dell’Unrae, nonché AD di Kögel Italia, Michele Mastagni; Sergio Piardi, vicepresidente FAI Nazionale e presidente FAI Brescia; Ismaele Iaconi, direttore vendite e marketing di Lamberet; Patrizia Capuano, sales executive dell’azienda di trasporti Torello, e Paolo Volta, Logistico dell’anno 2025 e coordinatore didattico di evenT. Tra i temi affrontati, le normative che regolano il trasporto isotermico in Italia, l’evoluzione tecnologica che il settore sta affrontando, ma anche la sua sostenibilità economica e la necessità di remunerare e valorizzare in modo adeguato il trasporto di qualità della catena del freddo. Si è poi discusso della responsabilità del trasportatore nel mantenimento della catena del freddo: troppe volte, infatti, i trasportatori sono chiamati in causa quando insorgono problemi, anche al di là del loro specifico ruolo nel ciclo di vita di un prodotto.

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Zerogradi Award 2025

Al termine del convegno, il presidente della giuria, Paolo Volta, ha annunciato l’azienda vincitrice degli Zerogradi Award 2025. Quest’anno, la giuria ha deciso di premiare l’azienda di trasporti laziale Italia Cargo, specializzata nel trasporto a temperatura controllata di prodotti farmaceutici, per aver “studiato e implementato la più efficiente e sostenibile soluzione di trasporto a temperatura controllata, per far pervenire speciali farmaci antitumorali a temperatura controllata, per la lotta alla leucemia nei bambini, specificatamente dosati sulle caratteristiche dei piccoli pazienti, dall’Italia all’isola di Réunion in pieno Oceano Indiano”, come si legge nelle motivazioni del premio. Tra gli elementi citati nel corso della premiazione, anche la certificazione ESG ottenuta dall’azienda per le buone pratiche sul versante della sostenibilità. “Non dimentichiamo che il trasporto dei farmaci ha una valenza etica perché contribuisce alla diffusione della salute e alla lotta alle patologie”, ha aggiunto Paolo Volta nel corso della cerimonia. A ritirare il premio per Italia Cargo è stata Roberta Gili (foto in basso), che oltre a guidare l’azienda è past president del Freight Leaders Council.

I sei worskop tematici

Di tecnologia, veicoli e componenti si è parlato durante le due sessioni di workshop tematici – una la mattina, un’altra il pomeriggio – a cura dei sei partner di Zerogradi 2025. L’azienda padovana Isokit, attiva da oltre trent’anni nella realizzazione di allestimenti per trasporto isotermico sia in Italia che all’estero, ha incentrato il suo intervento sull’innovativa tecnologia Isoshield per i pannelli dei veicoli, sviluppata in collaborazione con l’Università di Padova, e su un progetto finalizzato all’abbattimento delle emissioni nel trasporto alimentare in partnership con il CNR. IVECO ha presentato le novità della gamma media e pesante – gamma Way ed Eurocargo – declinata nelle diverse opzioni tecnologiche a disposizione: dal diesel al gas, fino agli ultimi sviluppi dell’elettrificazione. Una gamma sviluppata, per quanto riguarda i veicoli allestiti, in stretta collaborazione con i body builder. Lamberet ha presentato un semirimorchio ad alto tasso di innovazione, il già citato SR2e in esposizione nell’area esterna, insieme agli altri partner che hanno partecipato al progetto del trailer elettrificato: Thermo King, BPW e Team Trailer. Il semirimorchio è dotato di un sistema di refrigerazione totalmente elettrico con batterie integrate e sistema per il recupero dell’energia cinetica in frenata.

Anche MAN Truck & Bus ha puntato sull’elettrificazione, legando la presentazione al truck in mostra a Zerogradi, vale a dire l’eTGX da poche settimane entrato in produzione di serie a Monaco sulle stesse linee di assemblaggio dei camion con motore termico. MAN offre gran parte delle possibilità di allestimento attualmente a disposizione sui truck termici anche sulle corrispondenti versioni elettriche. Un altro costruttore di camion, Renault Trucks, punta anche (ma non solo) sull’elettrico grazie a un gamma molto ampia che va dal camion pesante al veicolo commerciale leggero. In questo segmento, in particolare, la nuova generazione del Master E-Tech ha quasi raddoppiato la capacità delle batterie, a beneficio dell’autonomia del veicolo. E poi c’è la novità dei veicoli software-based derivanti dalla joint venture Flexis. Energia pulita nel trasporto isotermico è la missione della campana Solar-ICE, che propone un kit di allestimento isotermico indipendente dalla trazione del veicolo con possibilità di contare anche sull’energia generata dall’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dei veicoli.

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