Eurovignetta

Con il solito discutibile obiettivo di trasferire le merci dalla gomma su altri mezzi di trasporto, lo scorso 24 maggio la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha approvato alcune modifiche alla Direttiva che comportano un vero e proprio ‘sovra-pedaggio’ per i veicoli industriali che viaggiano sulle strade europee.

Per l’IRU il sovra-pedaggio farà solo ulteriori danni

Una mossa stomachevole a cui è seguita un’immediata reazione da parte dell’Unione Mondiale della Associazioni dell’Autotrasporto (IRU). Con una nota ufficiale, l’IRU ha espresso la propria contrarietà spiegando che “con oltre il 70 per cento delle merci trasportate su terra su strada, il settore dell’autotrasporto è parte della linfa vitale dell’economia europea e del mercato unico“.

“Qualsiasi costo aggiuntivo imposto danneggerà gli investimenti nelle nuove tecnologie, rendendo l’UE meno competitiva e incidendo direttamente sull’occupazione. L’aumento dei pedaggi stradali – prosegue il comunicato dell’IRU – non inciderà sulla ripartizione modale in quanto attualmente non esistono alternative di trasporto economicamente valide per le merci trasportate su strada nell’UE”.

Per un trasporto più green serve sostegno

Ad aggiungere i puntini sulle ‘i’, ci ha pensato Matthias Maedge, che coordina i lavori dell’IRU nella UE: “Apprezziamo gli sforzi compiuti per utilizzare la revisione dell’Eurovignetta per affrontare questioni come gli investimenti nelle infrastrutture stradali, tra cui aree di parcheggio sicure e sicure e infrastrutture per carburanti alternativi. Quello che manca è il sostegno agli operatori del settore per investire nel rinnovo della flotta e optare per nuove tecnologie”.

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