A pochi giorni dall’annuncio delle dimissioni di Hubertus Mühlhäuser da Ceo del gruppo, e con la nomina di Ceo ad interim di Suzanne Heywood, CNH Industrial annuncia nuove misure straordinarie contro la pandemia di coronavirus. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria che da locale è diventata globale in pochissimo tempo, CNH Industrial è stata una delle prime aziende di settore ad adottare misure appropriate per garantire la salute e la sicurezza dei suoi dipendenti, la continuità operativa della sua infrastruttura industriale e distributiva, nonché dei suoi fornitori per venire incontro alle esigenze dei clienti anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

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Chiusura in Nord e Sud America, le nuove misure di CNH Industrial

Proprio per garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, in linea con le varie direttive nazionali, e la continuità delle sue attività commerciali, CNH Industrial ha annunciato la sospensione della maggior parte delle attività produttive in Nord e in Sud America per un periodo di due settimane, a partire dal 30 marzo.

In Nord America i siti interessati dalla sospensione producono macchine per le costruzioni e per l’agricoltura; tuttavia la maggior parte degli stabilimenti che produce componenti rimarrà operativa a regime ridotto al fine di garantire la continuità delle forniture agli altri impianti produttivi della Società in Nord America, in particolare quelli ritenuti essenziali dal Governo degli Stati Uniti. Anche i centri di ricambi nordamericani e la maggior parte delle sedi dei concessionari rimarranno aperti per assicurare la regolare continuità dei servizi ai clienti. CNH Industrial sta inoltre lavorando a stretto contatto con i rappresentanti dei sindacati per attuare la chiusura temporanea e la successiva riapertura degli impianti.

In Sud America, i siti interessati producono macchine per le costruzioni e agricole, veicoli commerciali e propulsori. I centri di ricambi sudamericani e la maggior parte dei concessionari continueranno ad assicurare la regolarità dei servizi ai propri clienti. CNH Industrial sta lavorando a stretto contatto con Governi e rappresentanze sindacali per attuare queste azioni.

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Situazione finanziaria, liquidità, investimenti

Alla luce del significativo deterioramento dello scenario macroeconomico innescato dalla diffusione globale del Covid-19 e delle conseguenti incertezze del mercato, l’impatto che tali eventi potrebbero avere sui risultati finanziari del gruppo per il 2020 è difficilmente stimabile in questo momento, a causa della rapida e costante evoluzione della situazione. Una constatazione simile sui risultati finanziari futuri era arrivata la scorsa settimana anche da Henrik Henriksson, Presidente e CEO di Scania, durante la presentazione del report 2019 del gruppo svedese.

CNH Industrial sta attualmente valutando tutte le possibili azioni per ridurre i costi e proteggere la propria posizione finanziaria e liquidità che, alla fine di dicembre 2019, era di 11,2 miliardi di dollari: una cifra che testimonia lo status di “investment grade”, certificato dalle tre principali agenzie di rating, ottenuto dal management negli ultimi anni.  Quelli di fine 2019 sono infatti i massimi livelli di liquidità nella storia di CNH Industrial: emerge una solida base di cassa con ulteriori margini all’interno delle linee di credito del gruppo, utili per procedere in un contesto così difficile e incerto.

CNH Industrial, constatata l’incertezza generale del mercato e gli scenari globali in continuo mutamento, ha quindi deciso di ritirare la sua guidance finanziaria per il 2020 presentata lo scorso 7 febbraio. Nella nota viene annunciato che ulteriori aggiornamenti saranno forniti con la presentazione dei risultati del primo trimestre della società, il prossimo 6 maggio.

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