La prima campagna “TRUCK & BUS” del 2021, in cui sono stati intensificati i controlli sui mezzi pesanti da parte delle forze dell’ordine dall’8 al 14 febbraio su tutto il territorio nazionale, ha dato i suoi frutti. Che, a giudicare dai numeri, si sono rivelati molto amari per numerosi camionisti, pizzicati in fallo per le violazioni più disparate del Codice della Strada e, in alcuni casi, anche di quello Penale. I mezzi controllati in Italia nell’ambito della campagna organizzata dal network delle polizie stradali europee Roadpol sono stati più di diecimila, con altrettante migliaia di sanzioni.

TRUCK & BUS

“TRUCK & BUS”, la campagna votata alla sicurezza coglie in fallo molti autisti

La campagna “TRUCK & BUS”, che ha visto l’aumento dei controlli non solo sui camionisti ma anche sugli autisti di autobus per garantire maggiore sicurezza sulle strade italiane ed europee, è stata soltanto la prima di quattro campagne organizzate nel 2021 dal network Roadpol. Confrontando i dati con quelli della campagna precedente, organizzata ad ottobre, è emerso un lieve calo delle violazioni, in particolare per quanto riguarda i mezzi guidati da camionisti.

Durante la prima campagna di “TRUCK & BUS” in totale sono stati controllati 10.769 veicoli pesanti e 573 autobus. Gli agenti della Polizia Stradale a livello nazionale hanno contestato 6.735 violazioni. Di queste, come al solito, la maggior parte riguarda il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo e quindi inerenti al controllo del cronotachigrafo: in questo segmento le violazioni sono 1.375. Per quanto riguarda le inefficienze tecniche e di carico le violazioni contestate sono 827. Poi sono stati pizzicati in fallo 771 camionisti per il superamento dei limiti di velocità, 254 il mancato allacciamento delle cinture di sicurezza. 130 violazioni sono invece legate alle merci pericolose e quindi al mancato rispetto delle normative ADR, 30 al trasporto dei rifiuti, 15 per guida in stato di ebbrezza e 5 per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Contestate anche altre violazioni che sono poi sfociate nel penale, dal sequestro di merce rubata al possesso di sostanze stupefacenti.

Alle campagne congiunte prendono parte i servizi di Polizia Stradale di tutti i paesi membri tranne Grecia e Slovacchia. A livello continentale non aderiscono Svizzera, Serbia e Turchia, che non fanno parte dell’Unione Europea. La Polizia degli Emirati Arabi Uniti parteciperà invece in qualità di osservatore delle operazioni di controllo sul suolo europeo.

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