La speranza torna a crescere per il mercato dei camion in Italia, duramente colpito nell’arco di questo 2020 funesto. Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal MIT, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere, ha elaborato una stima del mercato dei veicoli industriali con ptt superiore alle 3,5 t: a settembre continua la decisa inversione di tendenza rispetto al primo semestre dell’anno.

Mercato camion, prosegue il trend di fine estate

Dopo gli incrementi di luglio e di agosto, settembre ha fatto registrare +30,4% rispetto allo stesso mese del 2019 (con 1.554 unità immatricolate contro 1.192). Questo risultato porta i primi nove mesi del 2020 a una perdita consolidata di -19,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 (14.350 immatricolazioni contro 17.827).

Nel comparto dei veicoli pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, si registra lo stesso andamento. +30,8% a settembre 2020 su settembre 2019 (1.252 unità contro 957). Questo, porta il risultato dei primi nove mesi a -19,7% sullo stesso periodo del 2019 (11.505 immatricolazioni contro 14.329).

Bisognare proseguire nel solo delle semplificazioni

Di seguito, le parole di Paolo A. Starace, il neo Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.

“Per quanto riguarda il mercato camion, al di là dei numeri, le rilevazioni statistiche confermano due aspetti chiave. 

Da una parte, le imprese di autotrasporto hanno la reale necessità, oltre che la volontà, di rinnovare le loro flotte. Lo dimostra infatti la velocità con la quale vengono esauriti i fondi messi a disposizione per gli investimenti.

Dall’altra, tali fondi è fondamentale che rientrino in maniera strutturale nei capitoli di spesa di ogni Legge di bilancio. Inoltre, la loro assegnazione dovrà avvenire attraverso procedure semplici e veloci così da fornire all’autotrasporto le certezze necessarie.

Solo così si potrà favorire un concreto quanto costante ammodernamento del parco, coerentemente con gli obiettivi di connettività, sicurezza ed eco-compatibilità che i costruttori si sono posti come priorità”.

La sfida del Recovery Fund: serve un programma condiviso

UNRAE ritiene, quindi, urgente ed essenziale concordare un programma condiviso di sostegno strutturale al settore, anche in previsione dell’utilizzo dei fondi europei che saranno messi a disposizione nel nostro Paese, e che hanno tra gli obiettivi principali una radicale decarbonizzazione dei trasporti e l’interconnessione con le infrastrutture.

“L’industria che costruisce i veicoli – conclude Starace – ha la necessità di conoscere quali saranno gli indirizzi di medio-lungo termine della politica rispetto alla mobilità di persone e merci. Abbiamo investito e continuiamo ad investire ingenti capitali per offrire al mercato prodotti sempre più evoluti ed in grado di rispondere e spesso anticipare i parametri imposti dalle normative ambientali così come le esigenze del trasporto e della distribuzione delle merci nelle varie modalità, tra le quali quella stradale rimane predominante”.

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