La situazione della viabilità sulle principali vie di comunicazione italiane si sta facendo talmente insostenibile da richiedere un’azione di risarcimento per i danni subiti dall’autotrasporto. E’ quanto predisposto a causa delle code sull’A14 da Fai-Conftrasporto Adriatico, l’associazione di categoria che coordina le varie sezioni locali e regionali dei territori su cui si snoda l’A14. Tra di loro FAI Marche, Romagna, Ferrara e Rovigo.

L’incontro informativo è stato fissato sabato 18 luglio a San Benedetto del Tronto. Presenti, gli operatori del settore indipendentemente dalla provincia di origine e che vorranno aderire all’iniziativa.

Fai-Conftrasporto, un’azione per bilanciare i danni subiti dal settore

“Il profilo dell’azione – si legge in apertura alla nota Fai-Conftrasporto – è riconducibile alle responsabilità contrattuali ed extracontrattuali del concessionario Autostrade per l’Italia. Questo, dall’inizio dei disagi, per danno emergente e lucro cessante connessi ai ritardi, mancate consegne, costi di attesa, mancati incassi, sanzioni, disagi e stress psicofisico”.

Una situazione che va avanti da quasi un anno con “disagi e code infinite lungo l’A14. Ma più recentemente, anche lungo A7, A10 e A26 nei pressi di Genova. Gli incontri istituzionali organizzati per trovare una soluzione al problema, tra interrogazioni parlamentari e istanze di dissequestri, non abbiano dato i risultati sperati.

Questo quanto spiega il presidente della Fai Marche e coordinatore Fai Adriatico Natalino Mori.

“Il tratto autostradale fra Porto sant’Elpidio e Pescara si conferma il collo di bottiglia della viabilità Italiana – tuona Mori. “A pagarne le spese i cittadini, i turisti, chi opera in mobilità ma soprattutto i trasportatori”.

Fai-Conftrasporto
Natalino Mori

A14 tra Marche e Abruzzo, un collo di bottiglia per la viabilità

I disagi, in particolare nel già citato tratto tra le Marche e l’Abruzzo, sono stati causati dal sequestro di alcuni viadotti e dai continui cantieri che hanno modificato o rallentato la viabilità. Con il traffico deviato sulla SS16 che, in pratica attraversa i paesi costieri e costeggia il mare, il rischio in questo particolare momento dell’anno, è quello di una paralisi totale, anche del traffico ordinario, con disagi che inevitabilmente andranno a riversarsi, oltre che sugli automobilisti e gli autisti, anche sulla qualità della vita degli abitanti dei suddetti centri. Con il traffico sul lungomare le ricadute sul turismo, già duramente provato dal lockdown, potrebbero essere seriamente fatali. Ma le problematiche interessano anche, e forse soprattutto l’autotrasporto, rallentato anche sul fronte tirrenico.

Dal canto suo la Regione Liguria, duramente colpita dal traffico in tilt a causa dei controlli nelle gallerie, aveva già annunciato un’azione civile di risarcimento danni. La Regione aveva inizialmente chiesto l’accesso agli atti alla società concessionaria e al Mit, “che sono concedente e concessionario di un contratto di cui noi siamo le vittime”: lo aveva affermato il governatore della Liguria Giovanni Toti qualche giorno fa, proprio durante l’annuncio dell’iniziativa.

I prossimi passi di Fai-Conftrasporto Adriatico

Anche Mori ha criticato l’operato di Aspi e Mit, affermando che “nella giostra dello scaricabarile fra Autostrade per l’Italia, Ministero delle Infrastrutture e Magistratura, in cui tutte le parti sembrano avere documenti (propri) e buone ragioni per rimanere nelle rispettive posizioni ovvero per simulare atteggiamenti ed iniziative virtuose, ‘il morto è sulla bara’ come recita un proverbio”.

“Nonostante proteste, articoli sui giornali e insulti sui social, ci si limita alla rappresentazione folkloristica di un’Italia rassegnata all’inefficienza e all’impunità. Per questo abbiamo deciso di seguire l’unico sentiero che consente di accertare le responsabilità di un danno per lo meno sotto il profilo giuridico, visto che su quello morale è inevitabile non riporre alcuna aspettativa – continua Mori – Fai-Conftrasporto ha dato mandato allo studio degli Avvocati Francesco e Michele Pagano, esperti nel settore trasporti, di tracciare un’analisi ed emettere un parere legale. Su tali basi è stata predisposta un’azione di risarcimento danni”. La procedura consentirà di coinvolgere tutti gli altri soggetti che eventualmente abbiano concorso a causare il danno.

L’iniziativa di sabato 18 luglio (ore 11.00) si svolgerà nella Sala Convegni del Centro Agroalimentare di San Benedetto del Tronto. Si potrà partecipare anche in videoconferenza contattando i seguenti recapiti: Giuseppe Montagnese: segreteria@faiferrara.it  oppure Celestino Cameli: segreteria@faimarche.com.

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