L’autotrasporto spagnolo non ci sta e alza il tiro, schierando l’artiglieria pesante (economicamente parlando): a causa del rincaro indiscriminato dei prezzi dei carburanti in Spagna, 3500 autotrasportatori hanno fatto fronte comune e, basandosi su quanto stabilito da una risoluzione sanzionatoria dall’Autority, hanno chiesto in una prima causa presentata lo scorso dicembre 100 mln € di danni alle tre principali compagnie petrolifere del Paese. Alla base del malcontento ci sono i danni causati alle finanze aziendali delle imprese di trasporto. Ma non sarebbe finita qui perché, stando a quanto dichiarato nella nota pubblicata dall’associazione di categoria FENADISMER (che fa parte anche dell’UETR), insieme a diverse associazioni regionali, a quella pubblicata a fine dicembre, potrebbe seguire una seconda causa in questi primi mesi del 2022.

L’autotrasporto in Spagna scende in campo contro le compagnie petrolifere

Come ribadito dalle stesse associazioni di categoria la richiesta di risarcimento per 100 mln € si basa su quanto rilevato dalle “azioni di sorveglianza condotte dalla Commissione Nazionale della Concorrenza negli ultimi anni, che hanno portato a una prima risoluzione sanzionatoria nel luglio 2009 contro le tre principali compagnie petrolifere che operano in Spagna, poi confermata dall’Alta Corte Nazionale e dalla Corte Suprema”. Pratiche ritenute scorrette che, sempre in base a quanto appurato dalle successive Commissioni di Sorveglianza istituite, sono state applicate anche negli anni successi in modo continuativo, sostanzialmente fino ad oggi.

“La prova palpabile di queste pratiche abusive”, viene sottolineato nella nota FENADISMER, “si è vista durante i primi mesi della pandemia quando, nonostante lo spettacolare calo del prezzo internazionale del petrolio di oltre il 60%, non ha avuto quasi nessun effetto sui prezzi dei carburanti, che sono scesi appena del 10%, aumentando scandalosamente i loro margini di commercializzazione, come durante la crisi economica del 2008”.

Nei prossimi mesi la class action potrebbe allargarsi ad una platea ancora più ampia di autotrasportatori: lo testimonia il nuovo invito che le associazioni di categoria spagnole hanno rivolto a tutti coloro che ancora non hanno aderito alle iniziative intraprese contro le compagnie petrolifere. La partita, insomma, è appena iniziata.

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