Carenza autisti, una problematica che ormai in tutta Europa è diventata lampante ed ha un impatto enorme sulle catene di approvvigionamento, sul commercio e sull’economia reale nel suo insieme. In tal senso, seppur non faccia più parte dell’UE l’esempio inglese, con la crisi degli approvvigionamenti e dei carburanti dettata dal crollo del numero di autotrasportatori nel periodo post-Brexit, è emblematico.

“È necessario un approccio olistico per affrontare una serie di questioni critiche per rendere più attraente la professione in Europa. La grave crisi di autisti, che è purtroppo comune in quasi tutti i Paesi, ha origini lontane ed una serie di cause da trattare a livello comunitario”. Questa la presa di posizione del Vicepresidente dell’Associazione europea dei trasportatori su strada UETR e Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani. Sempre in merito alla situazione inglese, secondo l’associazione di categoria, il pacchetto del Governo britannico sull’agevolazione del visto per i conducenti dell’UE e sulle misure di formazione a seguito dello svuotamento dei supermercati e dei rifornimenti è sicuramente positivo.

Carenza autisti, le proposte UETR

Tra le varie, recentemente segnalate dall’UETR e poste all’attenzione delle istituzione comunitarie, si segnalano:

  1. La concessione di sussidi per la formazione di conducenti professionisti (per il conseguimento di una patente di guida professionale/formazione professionale, rivolta in particolare a giovani e disoccupati).
  2. Lo snellimento delle procedure del percorso formativo per il conseguimento delle patenti e titoli abilitanti ed autorizzativi.
  3. La implementazione di un’ampia rete di parcheggi adeguati per condizioni di lavoro sicure e protette per autisti e autotrasportatori professionisti, ora più che mai con l’emergenza COVID.
  4. Il miglioramento della qualità di condizioni vita-lavoro per gli autotrasportatori, attraverso un’armonizzazione delle regole su larga scala che consenta di poter operare in sicurezza e senza aspetti distorsivi della leale concorrenza.

C’è un nuovo ambiente operativo di circolazione di merci e camion tra l’UE e il Regno Unito e una pandemia ancora in corso. ” Speriamo che questo nuovo pacchetto migliori la situazione nel Regno Unito a vantaggio della società e dell’economia, e che in generale ci sia la volontà di affrontare il problema a livello generale per il bene dell’Europa”. Così conclude il presidente dell’UETR Julio Villaescusa.

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