Scania S 500, quella Serie S come super. Consumi al top nel supertest da 500 km
Il pavimento piatto, un inedito per Scania, è il segno distintivo del modello. Che peraltro ha molto altro di sostanzioso, a partire da una catena cinematica collaudata perfettamente combinata con l’Active Prediction a beneficio delle prestazioni Come nel ciclismo, quando lo sprinter si mette nella scia dell’avversario che ritiene il favorito della corsa, provando ad […]

Il pavimento piatto, un inedito per Scania, è il segno distintivo del modello. Che peraltro ha molto altro di sostanzioso, a partire da una catena cinematica collaudata perfettamente combinata con l’Active Prediction a beneficio delle prestazioni
Come nel ciclismo, quando lo sprinter si mette nella scia dell’avversario che ritiene il favorito della corsa, provando ad anticiparlo sulla linea del traguardo, così ci piace immaginare abbia fatto lo Scania S 500 nei confronti dell’R 500. Che avversario del primo non è, essendo piuttosto un parente stretto, ma che in un certo qual modo ha fatto da riferimento per l’ammiraglia di Södertälje con pavimento piatto nel Supertest di Vado e Torno. Le cui tabelle possono essere consultate nell’articolo presente sul numero di febbraio 2021 di Vado e Torno, che tutti i nostri lettori potranno sfogliare online, in linea con l’iniziativa lanciata dalla casa editrice lo scorso anno.
Scania S 500, il confronto con i “parenti”
Duello in famiglia? Se volete anche sì, senza però prevaricazioni di sorta. Il ruolo della Serie R in tutte le sue declinazioni non è in discussione, mentre la più giovane Serie S (nel 2016 il lancio), malgrado le appena quattro stagioni alle spalle, si è rapidamente imposta in virtù di quelle identiche e solide caratteristiche che distinguono e caratterizzano i camion del Grifone. Logico quindi, per quest’ultima, appuntarsi come ‘memo’ il 3,7 km/litro ottenuto dall’R 500 sui 500 chilometri del nostro test.
Non un risultato come tanti, bensì il record assoluto della categoria. Che l’S 500, dunque con identica potenza, ha ulteriormente ritoccato al primo colpo, portandolo a 3,72 km/ litro. Una performance che vale oggi la seconda migliore prestazione assoluta (ex aequo con l’Iveco S-Way) per i pesanti con potenza a partire da 480 cavalli.
Next gen, qualcosa di grande
A distanza di anni, certi avvenimenti possono anche apparire sfumati dal tempo. Non però il lancio della Next Gen di Scania. Un evento, il più grande nella storia del Marchio di Södertälje, andato in scena nell’agosto 2016 a Parigi, alla presenza dell’ex segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, per celebrare il lancio di una gamma con numeri da record. Due su tutti: 2 miliardi di euro investiti in un progetto che a livello di design ha coinvolto Audi e Porsche (marchi premium del Gruppo Vw di cui il Grifone fa parte) e 10 milioni di chilometri di test.

Scania S 500, il record sui consumi è dietro l’angolo
Nessuna sorpresa. Con la Next Gen, partendo da una base tecnica già alquanto raffinata e competitiva a livello telaistico e di catena cinematica, combinata con una cabina disegnata dal vento, con tutto ciò che questo significa in termini di minore resistenza all’avanzamento, Scania ha indubbiamente alzato l’asticella. E col nuovo cambio promette di meglio: ha spostato ancora più in là i confini, universalmente riconosciuti, della qualità e dell’efficienza. Senza peraltro concedersi pause.
Già, perchè se l’S 500 viaggia oggi a soli venti metri dal primato assoluto sulla nostra distanza, viene da chiedersi fino a dove sarà capace di spingersi il pesante di Södertälje adesso che nel suo pacchetto di disponibilità, in abbinamento per la Serie S alle potenze di 500 e 540 cavalli, è entrato il nuovo cambio Opticruise G 33 Cm, trasmissione (frutto di un investimento di 400 milioni), con scatola in alluminio e rapportatura più ampia, che si annuncia ancora più performante. Lo scopriremo al prossimo Supertest
La meccanica dello Scania S 500
L’intesa c’è, si sente e si vede. E grazie all’Active prediction, si marcia spediti con un occhio sempre attento ai consumi. Lo Scania S 500 snocciola concretezza ed efficienza a ogni giro di ruota. L’eccellente risultato del Supertest ne è testimonianza tangibile. Il pesante stradale svedese è un cocktail di componenti perfettamente collaudati.
A partire dal telaio, su cui si innesta la cabina con tetto alto e quattro gradini di accesso siglata Cs 20 H (il numero indica la profondità, 2.060 millimetri), spaziosa come deve essere per un camion di questa categoria (9,8 m3 di volume con un’altezza sul pavimento piatto di 2.070 millimetri), ben organizzata ed equipaggiata, ma soprattutto funzionale e dove la praticità dei dettagli (ad esempio il volante con comandi integrati, sagomato alla base) fanno la differenza.
Tradizione rispettata dentro, quindi, ma anche sotto. Col 12,7 litri Scr only, a dettare il ritmo, con un funzionamento rotondo e privo di incertezze, anche quando la strada chiama al massimo sforzo la combinazione a 44 tonnellate. Gran bel segno di personalità e di carattere.

Il cruise predittivo pensa al resto
Nulla di tutto ciò sarebbe peraltro possibile senza la pressoché perfetta gestione del cambio automatizzato Opticruise, qui nella configurazione di quinta generazione conosciuta, ma disponibile sulle versioni di 500 e 540 cv anche nella più recente evoluzione siglata G 33 Cm, che promette un importante contributo al taglio dei consumi. A fare sintesi di tanta qualità, l’Active Prediction. Il cruise di Scania guarda avanti e legge la strada come pochi, ottimizzando ogni goccia di gasolio. Provare per credere.