L’importanza di avere fluidi e lubrificanti sviluppati a regola d’arte. Parla Fulvio Savio (PETRONAS)
Dalla nuova gamma TUTELA all'esperienza finora accumulata con gli oli motore della linea Urania, fino alle soluzioni disponibili per le catene cinematiche a propulsione alternativa, la capacità di sviluppate fluidi e lubrificanti in modo accurato e in stretta collaborazione con i costruttori rimane centrale nel mondo dei veicoli pesanti. La nostra chiacchierata con il Marketing manager Italy & Africa di PETRONAS.

La storia di PETRONAS, specialista globale nel settore dei fluidi e dei lubrificanti automotive, è intrisa di ricerca tecnologica, con il centro R&D di Santena, in Piemonte, a fare da fulcro in questo senso non soltanto per l’Italia, ma per l’intera Europa. Sui veicoli pesanti, PETRONAS ha un rapporto privilegiato e di lungo corso con IVECO, pur fornendo prodotti anche agli altri costruttori presenti sul mercato. Partendo proprio da alcuni degli ultimi prodotti lanciati, abbiamo fatto una chiacchierata densa di tecnologia, mercato e prospettive con Fulvio Savio, Marketing manager Italy & Africa di PETRONAS.
I lubrificanti PETRONAS TUTELA sviluppati in co-branding
La nuova gamma co-branded TUTELA rappresenta un’evoluzione importante nella vostra collaborazione con IVECO. Quali sono gli elementi distintivi di questa linea rispetto alla precedente e come risponde alle esigenze operative della rete IVECO?
“Il fatto di lanciare una gamma in co-branding con IVECO ci dà modo di valorizzare e rafforzare la partnership esistente tra PETRONAS e la stessa IVECO. Non parliamo di una partnership commerciale, ma di una collaborazione tecnica che dura da decenni. Questo vuol dire che i prodotti raccomandati vengono già studiati insieme ai motori o ai gruppi trasmissione. Da lì parte un processo di sviluppo interno che può durare anche anni, con una scrematura fatta attraverso test rigorosi condotti sia in laboratorio, sia a banco nel nostro centro R&D di Santena. Prima di essere validato, poi, il prodotto viene testato sul campo dal costruttore e solo allora si definisce il nuovo prodotto raccomandato a libretto da IVECO, in questo caso.

Quella del co-branding è una strada che abbiamo percorso prima con i prodotti Urania per il motore e adesso con i prodotti per il gruppo trasmissione. L’idea di proseguire nel percorso in questo ambito è un modo per valorizzare anche questo tipo di prodotti, che devono avere la giusta importanza quando si fanno considerazioni di fuel economy, sostenibilità ambientale, percorrenze chilometriche. I lubrificanti come quelli della linea TUTELA sono fondamentali in questo senso per raggiungere gli obiettivi a lungo termine che il costruttore ha fissato, in termini di consumi, percorrenze e anche di manutenzione programmata”.
Un processo di sviluppo come quello appena descritto non rischia di rallentare il time-to-market di un prodotto?
“Parlando di motore, il processo di sviluppo e di aggiornamento è ormai sostanzialmente legato all’evoluzione degli standard di emissioni. Si tratta di processi lunghi e molto rigorosi dal punto di vista strettamente tecnologico. Il ruolo di un componente come il lubrificante è sempre più cruciale per assicurare prestazioni all’avanguardia e quindi fare la differenza sul mercato, tenendo conto anche delle condizioni di utilizzo del singolo veicolo, e quindi del suo motore. Avere una profonda conoscenza di tutti questi elementi è centrale in questo senso”.
Il Centro Globale di Ricerca di Santena
Il Centro Globale di Ricerca e Tecnologia di Santena rappresenta un’eccellenza nel settore. In che modo contribuisce concretamente allo sviluppo di soluzioni sempre più performanti e sostenibili per il mercato europeo dei veicoli industriali?
“Tramite l’innovazione si arriva sempre a un miglioramento negli ambiti di cui abbiamo parlato prima. Questo approccio ci permette, come PETRONAS, di seguire l’evoluzione dei costruttori di veicoli e affiancarli nel modo migliore nel loro percorso. Per noi, poter contare su un centro di R&D come quello di Santena è un vantaggio competitivo notevole. L’obiettivo è offrire ai nostri partner prodotti tecnologicamente avanzatissimi.
Il fatto che PETRONAS abbia deciso di costruire un centro di ricerca europeo in Piemonte non era così scontato, come sappiamo. C’era già uno stabilimento produttivo, ma adesso l’impianto è tutt’altra cosa: è stato riconosciuto il valore del lavoro fatto negli anni precedenti. Il centro ci dà anche la possibilità di avere contatti diretti con i maggiori costruttori europei di auto e di truck”.

Il lubrificante PETRONAS Urania Next 0W-16 è impiegato nei camion IVECO S-Way del tour 2025: cosa rappresenta questo prodotto in termini di efficienza, sostenibilità e riduzione del TCO per flotte e operatori?
“Per equipaggiare i veicoli della rinnovata gamma pesante 2024, il gruppo Iveco ha sviluppato il motore XC13 e noi abbiamo in gamma un prodotto come Urania Next 0W-16 caratterizzato dalla più bassa viscosità disponibile per i veicoli pesanti. Questo massimizza la riduzione dell’attrito, del consumo di carburante e quindi delle emissioni di anidride carbonica. Caratteristiche del prodotto a parte, credo che questo sia l’esempio più lampante di partnership tecnica di successo. La partecipazione di Petronas all’IVECO S-Way Tour 2025 vuole veicolare proprio questo messaggio”.
Lo spettro dei prodotti per catene cinematiche alternative
In un mercato in evoluzione, con l’arrivo di motori più efficienti e carburanti alternativi, come si sta preparando PETRONAS a rispondere alle nuove sfide della mobilità commerciale?
“In questo caso farei una differenziazione tra mondo auto e mondo truck, perché ad oggi è difficile immaginare il trasporto a lungo raggio con camion full electric a breve termine. Un discorso diverso si può fare per i veicoli leggeri, naturalmente. Noi abbiamo prodotti adatti ai powertrain elettrificati, quindi fluidi per gruppi trasmissione o fluidi termici che servono per mantenere nel corretto range di temperatura il pacco batterie. Quello che ci aspettiamo è che si arrivi anche nel mondo dell’elettrico a una regolamentazione simile a quello che succede sulle catene cinematiche tradizionali. Tutto ciò permetterebbe di regolamentare un mercato e un segmento al momento privo di standard e agevolare aziende come la nostra nello sviluppo di prodotti dedicati”.

Parlando, appunto, di catene cinematiche non convenzionali, quali sono i fattori di maggiore difficoltà per un’azienda come la vostra nello sviluppo dei prodotti?
“Faccio un esempio, secondo me, molto calzante a proposito dei veicoli ibridi. Sembra paradossale, ma in questo caso il motore termico è sottoposto a uno stress meccanico e termico maggiore rispetto ai motori tradizionali proprio perché viene chiamato in causa meno rispetto a un sistema convenzionale. Il lubrificante, quindi, gioca un ruolo ancor più importante perché deve avere caratteristiche decisamente più elevate per garantire il massimo della protezione, viscosità, anticorrosione, antiusura per un tempo limitato. Noi dobbiamo fare in modo che il lubrificante raggiunga il massimo delle prestazioni quando ce n’è bisogno. Sulle catene cinematiche elettriche ciò che viene richiesto ai liquidi è ancora diverso, ma ugualmente importante per mantenere il sistema in salute nel corso del tempo: è chiaro che la tecnologia richiesta è completamente diversa, così come le innovazioni e i prodotti”.
Sempre attenti alla formazione
Il tema della formazione è sempre più centrale. Quali strumenti e programmi offrite oggi a concessionari e officine per supportare l’uso ottimale dei vostri prodotti e garantire interventi sempre più professionali?
“Una parte della partnership con IVECO riguarda anche la formazione: organizziamo una serie di incontri con i meccanici IVECO per dare tutte le informazioni sui nostri nuovi prodotti e sulle nuove tecnologie. All’interno delle officine abbiamo una serie di materiali, sia cartacei che digitali, utilizzati ancora oggi dai meccanici con le modalità di utilizzo dei nostri prodotti. Uscendo dal mondo IVECO, abbiamo il nostro network di officine indipendenti che festeggia quest’anno i suoi primi 10 anni: forniamo corsi di formazione sui lubrificanti per veicolare tutte le informazioni più aggiornate ai meccanici. Di certo, più la tecnologia si evolve, più è cruciale condividere le informazioni nel modo più efficiente possibile”.