Il 2025 è stato senza dubbio l’anno dello Sprinter. Mercedes, va detto, non si è risparmiata nelle celebrazioni dell’iconico veicolo commerciale, lanciato nel 1995 e da allora protagonista del trasporto merci, in Europa e non solo. Una storia lunga e significativa, quella dello Sprinter, che abbiamo potuto vivere da protagonisti anche noi giornalisti, raccontandovela di conseguenza, sempre a modo nostro.

A cominciare dall’emozionante viaggio a Stoccarda dello scorso marzo, con l’immersiva visita al museo Mercedes-Benz nella città tedesca, a ripercorrere non soltanto gli ultimi trent’anni, ma anche i decenni precedenti, a partire dagli albori del trasporto su gomma. E, soprattutto, con il viaggio alla guida di uno Sprinter termico di ultimissima generazione da Stoccarda a Milano, lungo una delle rotte commerciali più importanti d’Europa. Siamo transitati attraverso quattro nazioni, abbiamo superato l’arco alpino immergendoci, è il caso di dire, nel comfort di un large van che non ha mai lesinato da questo punto di vista.

Mercedes Sprinter, la nostra prova autonomia

Poi, come Vado e Torno, abbiamo avuto il piacere di testare sul nostro rinnovato percorso urbano di 88 chilometri lo Sprinter nella sua configurazione elettrica, con una dotazione importante a livello di capacità delle batterie per sconfiggere una volta per tutte l’ansia da ricarica. I 21,2 kilowattora di capacità utilizzati per percorrere gli 88 chilometri del nostro circuito dimostrano che la tecnologia, quanto meno per i furgoni, c’è già. L’attenzione, semmai, va posta su altri aspetti del trasporto elettrificato, dal prezzo dei van al costo della ricarica, fino alla disponibilità delle colonnine sul territorio nazionale.

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Per chiudere il cerchio dell’anno celebrativo, Mercedes ha voluto però guardare avanti. Trent’anni, infatti, non bastano per definire il ciclo di vita dello Sprinter, che tuttavia è destinato naturalmente a evolversi. Sempre a Stoccarda, abbiamo avuto il privilegio di immaginare il futuro non solo dello Sprinter, ma anche del trasporto commerciale secondo la filosofia di Mercedes. A fare da filo conduttore ci saranno le nuove architetture Van, che fungeranno da base per i veicoli commerciali che verranno. «Il focus della nuova generazione di furgoni Mercedes-Benz sarà su powertrain innovativi, connettività e servizi digitali avanzati», ha detto Andreas Zygan, a capo dello sviluppo di Mercedes-Benz Vans, dando l’idea delle principali direttrici che hanno finora guidato la ricerca della Stella.

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Uno dei primi esemplari di Sprinter, anno 1995

Due le direttrici di ricerca: powertrain e connettività

Per quanto riguarda il powertrain, ci saranno due versioni dell’architettura Van: la Van.Ea definirà i furgoni elettrici prossimi venturi, a partire dal Vle che vedrà la luce nel 2026 a beneficio perlopiù del trasporto passeggeri. I van medi del segmento medio e ‘large’ – i nuovi Vito e Sprinter, dal momento che la strada del Citan è stata abbandonata da Mercedes, come comunicato appena qualche mese fa – arriveranno in un secondo momento, seguendo il doppio binario dell’elettrificazione e dello sviluppo dei motori termici grazie all’architettura Van.Ca, disponibile sui veicoli destinati a trasportare passeggeri e merci.

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In tema di connettività, la Casa di Stoccarda ha molto lavorato sullo sviluppo interno del software Mb.Os (Mercedes-Benz operating system) per una gestione avanzata dell’infotainment del veicolo, ma anche della ricarica per gli elettrici. In particolare, l’insieme di attuatori e sensori saranno controllati per mezzo di un sistema cosiddetto chip-to-cloud all’avanguardia basato su una logica di aggiornamento over-the-air (quindi senza passare dall’officina) e reso più performante dal supporto dell’intelligenza artificiale che renderà ancora più immediata l’integrazione del software del veicolo con tool come, per esempio, i sistemi di gestione della flotta. Il tutto mediato da un’interfaccia utente che non cambierà, a vantaggio della familiarità con gli attuali sistemi Mercedes.

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Immaginare l’evoluzione dello Sprinter

A Stoccarda, la Stella ha anche fornito un’anteprima piuttosto concreta dello Sprinter che verrà, svelando un paio di dettagli esterni grazie a una mega scultura (ve la mostriamo nella foto qui sopra). Si tratta solo di un assaggio, è vero, che lascia ancora tanto margine all’immaginazione. Sembra chiaro, tuttavia, che l’intento di Mercedes sia quello di mantenere alcuni elementi stilistici tipici delle varie evoluzioni dello Sprinter anche nel prossimo futuro. Per non disperdere tratti distintivi portatori di memoria che rappresentano un elemento significativo in un mondo, come quello del trasporto, in costante e rapido cambiamento.

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