Si è svolto questa mattina l’incontro con la stampa dell’AECDR, l’Alleanza dei concessionari e dei riparatori automobilistici europei di cui fa parte anche Federauto, che rappresenta a sua volta circa 1.100 imprese di piccole, medie e grandi dimensioni.

Ha aperto l’incontro Gerardo Pérez, presidente dell’AECDR, presentando la situazione del mercato europeo: “La grande sfida che ci troviamo ad affrontare è quella delle zero emissioni, sfida nella quale i concessionari vogliono giocare un ruolo importante e in un certo senso lo hanno già fatto, con importanti investimenti finalizzati a seguire i clienti nella loro transizione verde. Non siamo dell’idea che si debba puntare solo sull’elettrico, perché non è adatto a tutti, e la stampa deve avere un ruolo importante nel far passare questo messaggio al mercato. Delle tre parti coinvolte (costruttori, concessionari e istituzioni) le prime due hanno già compiuto uno sforzo notevole a livello di investimenti, ora è necessario che i Governi semplifichino le regole e facilitino l’installazione dell’infrastruttura, perché il cliente non comprerà mai l’elettrico finché non avrà la garanzia di un’infrastruttura affidabile”.

Specifica Massimo Artusi, presidente di Federauto e membro del Board of Directors dell’AECDR: “In Olanda proprio in questi giorni c’è una difficoltà ad aumentare il parco elettrico perché la rete è satura. La soluzione potrebbe essere puntare sui carburanti alternativi, che potrebbero rappresentare un ottimo mezzo per favorire la transizione. Da questo punto di vista la volontà dell’AECDR è chiara, ma la sfida è far comprendere questo tema ai politici di livello europeo. Siamo favorevoli agli obiettivi 2050, ma siamo anche realisti su come arrivarci: per questo dobbiamo dare una possibilità a tutte le altre tecnologie. Se in Scandinavia l’elettrico ha ottenuto una buona fetta di mercato è stato grazie al supporto da parte delle istituzioni. In Germania, invece, una volta cancellato il bonus, la domanda di elettrico è crollata”.

Aggiunge Pérez: “Il cittadino deve capire che questo cambiamento, richiesto dalle istituzioni, andrà a suo vantaggio. Come AECDR stiamo puntando su tre pilastri: la pluralità tecnologica, il rafforzamento dell’infrastruttura e il rinnovamento del parco esistente”.

E l’autotrasporto?

Artusi: “Nel settore dell’autotrasporto l’elettrico fatica ad arrivare sulle strade, perché permangono i problemi dei costi e delle infrastrutture. Il gasolio continua a occupare la fetta più grande del mercato, seguito a molta distanza dal metano, che al momento sembra l’unica alternativa applicabile. Anche nei giorni scorsi a Transpotec abbiamo assistito a diversi annunci di acquisti di veicoli a biometano. Ma, ripeto, tutte le tecnologie devono contribuire alla causa. Per quanto riguarda l’HVO, al momento l’unica cosa che manca è la certificazione dell’impatto carbonico, ed è una richiesta che stiamo portando avanti da diversi mesi. Inoltre il rendimento effettivo in esercizio non è uguale a quello del diesel, ma è anche vero che ormai tutti i costruttori hanno prodotti compatibili con l’HVO”.

Per quanto riguarda le soluzioni ibride, di cui si è parlato molto in passato, Artusi dice: “L’ibrido è un’altra tecnologia di transizione, al momento ritenuta obsoleta, sorpassata dall’elettrico. Ma dobbiamo ricordare che non tutte le tecnologie sono adatte a tutte le applicazioni e questo è stato, in un certo senso, il grosso errore del legislatore, che ha spinto in una sola direzione”.

Un altro tema al centro del dibattito è l’importanza dei dati, sottolineata ancora una volta da Pérez: “È importante per noi avere i dati del veicolo in funzione del miglioramento della sicurezza” e aggiunge, con una punta di polemica, condivisa dai relatori e dal pubblico: “Questa è un’altra sfida che ci troviamo ad affrontare in Europa: la gente ha bisogno di muoversi, ha diritto alla mobilità, ma sembra che la preoccupazione dei politici sia solo quella di non avere veicoli per strada”.

In primo piano

RT Rent Srl: nasce un nuovo servizio nel gruppo Realtrailer

Annunciata dall'AD Stefano Savazzi, la nuova società del gruppo è dedicata al noleggio di semirimorchi nuovi e usati. RT Rent, che vedrà la direzione commerciale di Roberto Orlando, già direttore commerciale della stessa Realtrailer, parte con una flotta iniziale di semirimorchi selezionati tra i tr...

[Video] DAF XB: agile e versatile in versione cabinato

L’XB è l’ultima, ma solo in ordine di tempo, declinazione della fortunata New Generation di DAF. Un veicolo pensato soprattutto per applicazioni di corto e medio raggio che si presta a svariate tipologie di allestimento, grazie a uno sforzo ingegneristico notevole per agevolare il lavoro degli alles...

Articoli correlati