A causa dell’emergenza Covid-19, che non accenna a placarsi, è prevista un’ulteriore proroga sulla validità delle patenti. Si tratta, in sostanza, di un emendamento all’ultimo DL Covid dello scorso 7 ottobre. Emendamento che, tra le altre cose, proroga lo Stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021.

La misura si è resa necessaria anche a causa delle crescenti difficoltà burocratiche e operative. Difficoltà  che, a causa delle varie misure restrittive, hanno colpito le autoscuole e gli Uffici della Motorizzazione.

patenti

Proroga patenti, una misura dettata dall’emergenza

L’emendamento sulle patenti (e sui fogli rosa per la pratica), è stato approvato in commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama. Prima, dovrà passare al vaglio dei deputati del Senato. Solo successivamente (dopo il via libera della Camera) potrà definitivamente essere convertito in legge.

Si spera che l’iter, che dovrebbe durare pochi giorni, si concluda il più presto possibile, magari già entro la fine della settimana.

Il provvedimento dovrebbe valere per tutta l’Italia. Quindi, indipendentemente dalla stato di rischiosità che il Ministero della Salute attribuisce alle varie regioni (Giallo, Arancione e Rosso) in base ai parametri pandemici (Indice Rt, contagiati per 1000 abitanti, pressione sugli ospedali ecc).

Le nuove date

Quindi per quanto riguarda la circolazione in Italia tutti i permessi di guida in scadenza tra il 31 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2021 saranno validi fino al 30 aprile 2021. In merito alla circolazione negli altri Paesi UE la validità di tutte le patenti con scadenza prevista tra l’1 febbraio e il 31 agosto 2020 è stata prorogata di sette mesi a partire dalla scadenza indicata sul documento.

Il provvedimento, a detta del viceministro dei Trasporti Cancelleri, sarà avvallato con il beneplacito del Governo e della maggioranza e instaurerà un meccanismo che, di volta in volta, in base alle proroghe temporali dello Stato di emergenza, farà si ché allo stesso modo si adegueranno anche le proroghe delle patenti.

Scuole guida, la situazione è critica

Un emendamento richiesto in particolar modo anche dalla confederazione delle autoscuole (Unasca e Confarca), tra le realtà più colpite dalle nuove misure contenitive. Un eventuale blocco degli esami pratici nelle zone rosse porterebbe a una riduzione  del 50% delle attività, con danni economici che si aggiungerebbero a quelli già subito dalla chiusura totale di quasi tre mesi durante il primo lockdown. Gli effetti, non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo, potrebbero portare alla chiusura definitiva di numerosissimi operatori.

A tale proposito il presidente di Confarca, Paolo Colangelo, ha espressamente richiesto al viceministro di far comunque proseguire gli esami pratici delle patenti A, C e D perché «a differenza degli esami pratici per la patente B non vi è la problematica relativa al distanziamento, e così facendo, eviteremmo di ritrovarci con ulteriori ritardi e aggravi per gli uffici della Motorizzazione».

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