Per l’atteso lancio italiano della seconda generazione dell’F-Max, Ford Trucks ritorna sul ‘luogo del delitto’, il Superstudio Più di via Tortona a Milano. Proprio lì, infatti, nel 2019 era stato presentato il primo F-Max. L’evento dello scorso 16 dicembre ha segnato un passaggio importante nell’avventura di Ford Trucks in Italia per più di un motivo. Il prodotto, certo, di cui parleremo a breve, ma anche il debutto del nuovo AD, Nicola Russo, nominato non più tardi della fine di settembre al posto del dimissionario Paolo Starace.

Ad affiancare Russo sul palco milanese, prima e dopo lo svelamento del nuovo camion, anche il Managing Director di Ford Otosan, Caner Sinanoglu, a riprova del supporto del costruttore all’avamposto italiano. «Uptime, comfort ed efficienza dei veicoli sono i pilastri della nostra azione», ha detto proprio Sinanoglu. «Il servizio, in questo senso, è fondamentale, e come Ford Trucks vogliamo rinforzare la presenza in tutte le regioni in cui operiamo».

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Ford Trucks: con il nuovo F-Max per avvicinarci agli obiettivi

Quella italiana, evidentemente, continua a essere importante, e gli obiettivi ambiziosi. «Le novità di prodotto, come il nuovo F-Max, ma anche la versione elettrica delle motrici F-Line, in arrivo nel 2026, ci aiuteranno a raggiungere i nostri obiettivi», ci ha detto Nicola Russo, a cui abbiamo chiesto se il target del 5 per cento di quota di mercato, più volte annunciato negli anni scorsi (e con altri management) sia effettivamente ancora attuale. «Lo è sicuramente» ci ha risposto, «anche se non mi piace fare proclami: credo che la nostra crescita debba essere graduale, specialmente in un contesto geopolitico e di mercato così complesso».

Il nuovo AD di Ford Trucks Italia ha poi sottolineato come una delle prime necessità per l’azienda che guida sia quella di «creare e rinforzare la squadra per affrontare il mercato nelle migliori condizioni, ma anche lavorare sulla rete di assistenza in Italia, che Ford Trucks ha sviluppato in questi anni con il supporto di casa madre». Idee chiare, dunque, per Russo, consapevole delle difficoltà incontrate da Ford Trucks, specialmente a livello manageriale, come testimoniano i cambi al vertice che si sono succeduti dal 2019.

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L’AD di Ford Trucks Italia, Nicola Russo

L’aggiornamento del motore Ecotorq da 12,7 litri

Tornando al protagonista della presentazione milanese, sono tanti gli elementi di novità che la seconda generazione dell’F-Max porta con sé. A partire dalla potenza del motore Ecotorq Gen2 Euro 6, ora portata da 500 a 510 cavalli, con coppia di 2600 Newtonmetri. Ford Trucks ha però lavorato al basamento del motore, alleggerito di una cinquantina di chili, con gli altri elementi chiave della catena cinematica, a partire dal cambio automatizzato a 16 rapporti, curati e sviluppati in-house. Ford Trucks promette una riduzione dei consumi superiore all’11 per cento rispetto alla generazione precedente, possibili anche grazie a diversi interventi sull’aerodinamica del veicolo. Via, per esempio, gli specchi a vantaggio del digital camera system, con le telecamere (pieghevoli, in caso di necessità) piazzate in corrispondenza della parte inferiore del finestrino, dunque maggiormente controllabili da parte dell’autista.

Sul nuovo F-Max dovrebbero essere di serie, con la possibilità di avere nel pacchetto Premium anche la telecamera sul montante lato passeggero per il monitoraggio dell’angolo cieco. Sempre nell’ottica di un’aerodinamica più efficiente, diversi dettagli della carrozzeria sono stati migliorati, come il posizionamento del deflettore sui montanti per ridurre l’impatto dei vortici d’aria. Prevalentemente estetiche sono le modifiche effettuate sulla griglia frontale, ora in tinta con la carrozzeria per una continuità cromatica. Il logo Ford, in ceramica, è più visibile che in passato, mentre la cornice dei fari nera dona «un look più moderno e aggressivo al veicolo», secondo l’AD Russo.

Interni altamente personalizzabili

E poi gli interni, con Ford Trucks che ha lavorato per offrire più possibilità di customizzazione, oltre a migliorare il comfort di chi vive il camion. Come spiegato dal Product Manager Mauro Schiratti, il volante è stato ridisegnato, con l’aggiunta di inserti cromati. Arriva il freno di stazionamento elettronico di serie, insieme all’opzione keyless per avviare il veicolo con un pulsante. Utile in condizioni di traffico intenso l’auto hold, che mantiene il veicolo fermo anche senza premere il freno e avvia la ripartenza premendo il pedale dell’acceleratore.

Entrando in cabina, spicca il display da 12 pollici, «altamente personalizzabile per avere a disposizione solo le informazioni desiderate», come spiegato da Schiratti. L’infotainment è affidato a uno schermo touch da 12,4 pollici, posizionato sopra i comandi per il controllo del climatizzatore (il clima si può comunque gestire anche dallo schermo). Ultimo schermo è quello touch da 7 pollici nella zona letto per gestire direttamente alcune delle principali funzionalità del veicolo in fase di riposo. In ottica di una maggior personalizzazione, poi, l’illuminazione ambientale sotto la plancia è disponibile in sette diversi colori, con intensità regolabile.

Esterni, interni e catena cinematica. Il Ford F-Max, dunque, cambia davvero ed è già ordinabile in Italia. Non cambia la strategia di puntare su una sola motorizzazione (tre le opzioni di passo) e su una sola tipologia di cabina. Servirà, insomma, anche il contributo dei truck della F-Line per fare gli attesi passi avanti a livello di quota di mercato. «Con il nuovo F-Max a disposizione noi siamo sicuri di far bene sul mercato: vogliamo farci conoscere e avanzare ulteriormente in un segmento, quello dei trattori stradali, dove adesso non dobbiamo temere nessuno», ha chiosato Nicola Russo, la cui fiducia è un bel viatico in vista del 2026.

Su Vado e Torno di gennaio/febbraio l’approfondimento con le principali informazioni tecniche.

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