In seguito al ricorso presentato dal Governo italiano contro i divieti di transito ai tir imposti dall’Austria al Brennero, i presidenti della Provincia di Bolzano e del Land Tirolo, Arno Kompatscher e Anton Mattle, fanno fronte comune e chiedono di rilanciare il dialogo.

“Un reclamo a livello europeo – affermano in una nota – non porterà a un miglioramento della situazione per le persone che vivono e si spostano lungo l’asse del Brennero”. Per Kompatscher servono un pedaggio di corridoio appropriato, un modello di pedaggio variabile e una gestione digitale del traffico.

Intanto la Federazione ambientalisti dell’Alto Adige (Dachverband) si schiera a difesa delle limitazioni al traffico pesante in vigore in Austria. “Siamo curiosi di vedere – afferma il direttore Hanspeter Staffller, ex consigliere provinciale dei Verdi – se per l’Ue la salute delle persone nel Tirolo, Alto Adige e nel Trentino sarà considerata più importante delle ambizioni di profitto delle associazioni degli autotrasportatori”.

Brennero: il commento di Fai Conftrasporto

Il presidente Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, ritiene che la questione del Brennero non si possa risolvere con dei tavoli di confronto: “Prima bisogna ristabilire il principio della libera circolazione delle merci, che con protervia Arno Kompatscher continua a ignorare”.

“Dimenticare, come il Governatore sembra voler fare, i due principi cardine sui quali ruota l’intera vicenda è una forzatura inaccettabile. Oltre alla libera circolazione delle merci, principio sul quale si è costituita l’Unione europea, c’è il risultato del trilogo del 2004 nel quale l’Austria venne isolata (14 a 1 l’esito della votazione) e costretta ad abbandonare il sistema degli eco-punti allora in vigore”.

“Se si parte con atti concreti e non discriminatori è sempre possibile avviare qualsiasi confronto, ma ciò che non può essere accettato è la rinuncia ai due punti indisponibili sopraccennati – rimarca Uggè. – La Fai Conftrasporto sosterrà con ogni mezzo l’azione del Governo italiano che attraverso l’iniziativa del ministro Salvini ha coinvolto gli organismi europei. Vorranno la Commissione europea e l’Alta Corte sconfessare un principio basilare sul quale è costituita l’Unione Europea? Siamo convinti che questo non succederà. Se così fosse, la risposta degli operatori nazionali difficilmente si limiterà alle parole”.

Uggè, infine, ha chiesto al Governo italiano di intensificare i controlli sugli automezzi che entrano dal confine austriaco “per garantire il rispetto delle regole ambientali e di sicurezza, altro aspetto centrale della politica europea”.

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