Con il rincaro del gasolio che incalza inesorabile da mesi, e che nelle ultime settimane ha toccato nuovi record giorno dopo giorno (all’8 marzo in alcune stazioni il costo del non servito ha attualmente superato i 2,1 euro al litro), la mobilitazione generale del settore era nell’aria da tempo. E ora, dopo l’ennesima impennata dei prezzi, è arrivata l’ufficialità da Untras, la sigla che riunisce le associazioni di categoria più grandi del settore: a causa dei mancati segnali del Governo per l’attuazione di misure finalizzate ad attutire i danni degli aumenti sulle imprese, l’autotrasporto ha risposto annunciando manifestazioni in tutta Italia il 19 marzo.

Autotrasporto, anche per Unatras la situazione è drammatica

“Il costante e ormai insostenibile aumento del costo del carburante ha determinato una situazione ingestibile per le imprese dell’autotrasporto italiano, che non riescono a farsi riconoscere dalla committenza i maggiori costi dovuti agli stessi aumenti. È da diverso tempo che Unatras, responsabilmente, ha lanciato l’allarme sulla pesante situazione delle imprese di autotrasporto, che nel frattempo, autonomamente, potrebbero nuovamente decidere di fermarsi in maniera spontanea in alcune zone del Paese – prosegue Unatras – Questo perché potrebbero ‘semplicemente’ ritenere più conveniente lasciare i propri mezzi sui piazzali piuttosto che continuare a viaggiare in queste condizioni”.

“Il Governo si era impegnato in tempi brevissimi a fornire le soluzioni più adeguate per consentire alle aziende di fronteggiare l’emergenza – ricorda l’Unione delle associazioni dell’autotrasporto. Purtroppo, al di là dello stanziamento degli 80 milioni, che certamente non risolve i problemi della categoria, non ci sono stati apprezzabili passi in avanti”. “La situazione è diventata drammatica. Continuando a tergiversare, il Governo si assume il rischio che nascano nuovamente iniziative spontanee di protesta, nonché la responsabilità di lasciare committenze senza rifornimenti”. “Le manifestazioni che si terranno il 19 marzo rappresentano il primo passo di una vertenza che, se malauguratamente restasse senza risposte, potrebbe sfociare in ulteriori e più incisive iniziative”, conclude Unatras.

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