Un andamento da montagne russe, un saliscendi continuo. Dopo il risultato negativo di aprile 2021, il mercato dei veicoli trainati torna col segno più a maggio 2021, segnando un buon +13,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ma l’andamento fotografato come di consueto dal Centro Studi e Statistiche di UNRAE, sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), è molto incerto. Stando infatti alla stime effettuate dall’associazione di categoria, a fronte del dato positivo di maggio 2021 per i rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5t (con 1.130 unità immatricolate verso le 995 di due anni fa), il consolidato dei primi cinque mesi si è attestato a -14,7%.

Per quanto riguarda il mercato dei veicoli trainati “l’andamento mensile dei primi cinque mesi del 2021 sul 2019 – commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE – continua a denunciare una sostanziale incertezza del mercato, praticamente sostenuto per intero dai finanziamenti agli investimenti nell’autotrasporto. Il contatore relativo al secondo periodo di finanziamento (2021) ha ormai superato anche per i veicoli rimorchiati il 100% delle risorse messe a disposizione”.

veicoli trainati

Veicoli trainati, servono nuove misure per il rinnovo

“Il parco circolante – ricorda ancora Starace – come andiamo denunciando ormai da anni, è pesantemente sbilanciato verso mezzi che hanno un’anzianità eccessiva. Riteniamo, quindi, necessario richiamare ancora una volta l’attenzione del Governo ad adottare misure che introducano agevolazioni strutturali al rinnovo del parco in modo da consentire un’importante accelerazione nella diffusione di veicoli dotati dei più moderni e avanzati dispositivi di sicurezza, che ne garantiscano evidenti e immediati benefici ai fini della loro circolazione.”

“Sappiamo, inoltre, che il MIMS sta lavorando per dare attuazione alle disposizioni che concedono anche ai privati la revisione periodica dei mezzi pesanti, rimorchi compresi – dichiara Starace – e insistiamo, insieme con altre Associazioni del settore, affinché lo strumento dei controlli possa essere impiegato anche per favorire l’uscita dalla circolazione almeno dei rimorchi privi dei dispositivi di sicurezza più aggiornati. Crediamo, inoltre, che sia giunto il tempo di rivedere nel suo complesso, in coerenza con la disciplina tecnica internazionale e con il progresso tecnologico, le norme del Codice della Strada relative alle masse e dimensioni dei veicoli, il cui mancato aggiornamento costituisce ormai un palese impedimento alla corretta competizione tra i trasportatori italiani e quelli esteri autorizzati a circolare sul nostro territorio in base alle regole sul cabotaggio”.

“Auspichiamo infine – conclude Starace – che gli interventi effettuati dai competenti Uffici del MIMS per completare i dati di immatricolazione dei veicoli allestiti, in modo da poter leggere in maniera più dettagliata il mercato, anche questi su richiesta di UNRAE, possano andare rapidamente a regime”

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