Secondo le elaborazioni mensili di UNRAE, le immatricolazioni di veicoli industriali in Italia nel mese di ottobre hanno fatto segnare un lusinghiero +28,5% rispetto allo stesso mese del 2021 (qui i dati relativi a settembre 2022). Un risultato che consente di azzerare il gap di svantaggio nei primi 10 mesi dell’anno (-0,7%). Nel mese di ottobre, insomma, sono stati immatricolati 2.220 veicoli contro i 1.801 del 2021.

Immatricolazioni di veicoli industriali a ottobre: il dettaglio

Il rialzo delle vendite è trainato dai veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 ton, che segnano +28,5% rispetto allo scorso anno. Rimane, invece, stabile la fascia di peso medio-leggera sotto le 16 t, a +0,7% sul 2021 e chiude in negativo il comparto dei mezzi leggeri sotto le 6 ton (-27,2%).

Puntuale arriva anche il commento di Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE. “Nonostante il mercato di ottobre abbia fatto registrare un aumento complessivo del 23,2% rispetto all’anno precedente, preoccupa il crollo delle immatricolazioni di veicoli alimentati a LNG e le difficoltà dei veicoli elettrici a zero emissioni, che oggi rappresentano solo lo 0,07% del mercato”, ha detto Starace.

Necessario il ricambio del parco circolante

In linea con quanto espresso a più riprese, l’UNRAE ritiene che il Governo debba introdurre misure che disincentivino la circolazione di veicoli vetusti e altamente inquinanti. “Auspichiamo che, data la situazione contingente, il rinnovo del parco si possa perseguire anche attraverso il cosiddetto meccanismo del ‘chi più inquina più paga’, prevedendo oneri d’esercizio crescenti all’aumento delle emissioni di CO2 dei veicoli, con una revisione su base ambientale di pedaggi autostradali, tassa di proprietà, rimborso delle accise, ma anche divieti alla circolazione e limitazioni alla capacità di carico”, ha concluso Starace.

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