L’impegno politico del Green Deal europeo per la neutralità climatica UE entro il 2050, a cui già numerose stati e case produttrici si stanno adeguando con politiche di transizione ecologica e sistema a trazione alternativa, è diventato obbligo vincolante. A sancirlo l’approvazione a Bruxelles della nuova legge UE sul clima, dopo anni di intensi dibattiti – sfociati con la dichiarazione dell’emergenza climatica il 28 novembre 2019 – sia a livello internazionale che dei singoli stati. All’interno della legislazione è stata inserita anche la normativa che aumenta l’obiettivo di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030 dal 40% al 55%.

Inoltra ora, in base al testo della legge sul clima UE, il contributo delle rimozioni con l’uso del suolo dovrebbe salire al 57%. La legge, che era stata concordata informalmente con gli Stati membri con 442 voti favorevoli, 203 contrari e 51 astensioni lo scorso aprile, è stata dunque finalmente approvata dal Parlamento. Questa decisione darà ai cittadini e alle imprese europee la certezza giuridica e la prevedibilità di cui hanno bisogno per pianificare per la transizione decisa con il Green Deal europeo. Dopo il 2050, l’UE punterà a emissioni negative.

Legge UE sul clima, confermati gli obiettivi più ambiziosi per il 2030

La nuova legge europea sul clima aumenta l’obiettivo dell’UE per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) entro il 2030, dal 40% ad almeno il 55%, rispetto ai livelli del 1990. Inoltre, un’imminente proposta della Commissione sul regolamento LULUCF per regolare le emissioni e le rimozioni di gas serra dall’uso del suolo (dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura), aumenterà i pozzi di carbonio dell’UE e quindi aumenterà de facto l’obiettivo dell’UE per il 2030 al 57%. Il bilancio dei gas serra deve guidare il prossimo obiettivo del 2040 La Commissione presenterà una proposta per un obiettivo per il 2040 al più tardi sei mesi dopo la prima revisione globale nel 2023 prevista dall’Accordo di Parigi.

In linea con la proposta del Parlamento, la Commissione pubblicherà la quantità massima di emissioni di gas serra che l’UE può emettere fino al 2050 senza mettere in pericolo gli impegni dell’UE nell’ambito dell’accordo. Questo cosiddetto “bilancio di gas serra” sarà uno dei criteri per definire l’obiettivo rivisto dell’UE per il 2040. Entro il 30 settembre 2023, e successivamente ogni cinque anni, la Commissione valuterà i progressi collettivi fatti da tutti i paesi dell’UE, così come la coerenza delle misure nazionali, verso l’obiettivo UE per la neutralità climatica entro il 2050.

UE

In arrivo un Comitato consultivo scientifico

Data l’importanza della consulenza scientifica indipendente, e sulla base di una proposta del Parlamento, sarà istituito un Comitato consultivo scientifico europeo sul cambiamento climatico per monitorare i progressi e valutare se la politica europea è coerente con questi obiettivi. “Sono orgogliosa che finalmente abbiamo una legge sul clima. Abbiamo confermato un obiettivo di riduzione delle emissioni nette di almeno il 55%, più vicino al 57% entro il 2030 secondo il nostro accordo con la Commissione”, ha dichiarato la relatrice del Parlamento Jytte Guteland (S&D, Svezia).

“Avrei preferito andare anche oltre, ma questo è un buon accordo basato sulla scienza che farà una grande differenza – ha proseguito -. L’UE deve ora ridurre le emissioni nel prossimo decennio, più di quanto abbia fatto nei tre decenni precedenti messi insieme. Abbiamo obiettivi nuovi e più ambiziosi che possono ispirare altri paesi a fare un passo in avanti”. L’accordo dovrebbe essere formalmente approvato a breve dal Consiglio. Il Regolamento sarà poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. La Commissione prevede di presentare una serie di proposte il 14 luglio 2021 affinché l’UE possa raggiungere il più ambizioso obiettivo del 2030.

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