È fresca la notizia della proroga del taglio alle accise sui carburanti e non tarda ad arrivare la reazione di ANITA che, tramite il suo presidente Thomas Baumgartner, chiede che si trovino correttivi a una misura che “danneggia chi ha investito nella transizione ecologica”. La proroga del taglio delle accise di 25 centesimi al litro è stata annunciata nella giornata di mercoledì 6 aprile dal ministro dell’Economia Daniele Franco nel corso della conferenza stampa a margine della definizione del DEF 2022.

L’estensione (inizialmente la misura era prevista fino alla fine di aprile) è stata resa possibile dal fatto che il Governo sfrutterà ulteriormente il sovra-gettito dell’iva sui carburanti per contenere la crisi generata dall’aumento dei costi del carburante. La misura straordinaria potrebbe essere replicata anche dopo il termine prefissato.

Proroga del taglio delle accise, perché ANITA contesta

“Apprezziamo quanto sta facendo il Governo per le famiglie e le imprese – ha detto il Presidente di ANITA Thomas Baumgartner – ma è bene ricordare che il taglio temporaneo di 25 centesimi del prezzo del gasolio, che ora il Governo si appresta a prorogare di ulteriori 10 giorni, sta producendo un effetto praticamente nullo per le imprese di autotrasporto che hanno il parco veicolare più moderno, essendo stato contestualmente sospeso il beneficio del rimborso delle accise di oltre 21 centesimi per i mezzi euro V ed euro VI”.

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“Purtroppo questo è un effetto paradossale che facciamo fatica a far comprendere ai nostri clienti, convinti che tutto il settore stia fruendo di un vantaggio significativo, quando invece gli unici beneficiari sono le imprese che ancora usano veicoli vecchi e quindi più inquinanti – prosegue Baumgartner – per questo motivo auspichiamo che il Governo intervenga per eliminare questa distorsione del decreto legge 21/2022 a danno dell’ambiente e auspichiamo che la proroga al 2 maggio del taglio sul gasolio non avvenga di nuovo a scapito di chi utilizza mezzi di trasporto di merci più puliti e rispettosi dell’ambiente, in caso contrario saremo nostro malgrado costretti a mettere in campo ogni azione a tutela delle imprese più virtuose.

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