Il fatto che Renault Trucks abbia sottolineato come l’aggiornamento introdotto la scorsa estate sulla gamma dei pesanti per il lungo raggio della Serie T, e contestualmente su quelle degli specializzati per costruzioni e da cava C e K, rappresenti di fatto l’evoluzione più importante dopo il rinnovo totale della gamma, avvenuto nella tarda primavera 2013, significa molto ma non dice tutto. È chiaro infatti che simile affermazione lasci immaginare un lavoro molto importante. Fuori e dentro ogni singolo modello. Ma, poi, occorre entrare nel merito. Soltanto approfondendo ogni singolo fattore in gioco è possibile cogliere la portata e il significato dell’insieme delle modifiche apportate.

Renault Trucks T High, migliorato fuori e dentro

Ebbene, gli uomini della Losanga hanno lavorato di fino, operando interventi mirati, senza snaturare le caratteristiche di base del Serie T, ottenendo quale risultato finale un evidente miglioramento dello stile e del comfort, della funzionalità e della fruibilità degli interni, ma anche, in termini più generali, della sicurezza, del rendimento e dell’efficienza (peraltro ampiamente dimostrata nel nostro Supertest con l’ottimo 3,43 km/litro ottenuto dal T High 480, Vado e Torno 1/2021).

Le novità, dunque. Già all’esterno certe differenze rispetto al precedente T High sono evidenti. Soprattutto guardando alla zona bassa del frontale, completamente ridisegnata. I fari a Led (di serie), ad esempio: adesso sono più compatti, ridimensionati per aumentare l’area della carrozzeria nella zona inferiore, e con le funzioni frecce-luci diurne integrate che tagliano orizzontalmente al centro l’accattivante gruppo ottico.

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La calandra fa respirare di più

Un insieme gradevole all’occhio che ben si combina con la confermata ampia calandra trapezoidale a nido d’ape (ora di colore nero e con maglie più larghe, che integra il gradino a scomparsa di accesso al parabrezza), al centro della quale campeggia il simbolo della Losanga, anch’esso leggermente aumentato nelle dimensioni. A completare il pacchetto delle novità, da segnalare la presenza di specifiche estensioni sull’arco dei passaruota, mentre a beneficio della riduzione dei vortici e di un migliore scorrimento dei flussi d’aria è stato ridotto lo spazio tra bordo porta e muso con una più efficace sigillatura.

Un insieme gradevole all’occhio che ben si combina con la confermata ampia calandra trapezoidale a nido d’ape (ora di colore nero e con maglie più larghe, che integra il gradino a scomparsa di accesso al parabrezza), al centro della quale campeggia il simbolo della Losanga, anch’esso leggermente aumentato nelle dimensioni. A completare il pacchetto delle novità, da segnalare la presenza di specifiche estensioni sull’arco dei passaruota, mentre a beneficio della riduzione dei vortici e di un migliore scorrimento dei flussi d’aria è stato ridotto lo spazio tra bordo porta e muso con una più efficace sigillatura.

Renault Trucks T High, una cabina di lusso

Ma è all’interno della cabina High sleeper (2.136 mm di altezza interna per un volume di 10,7 m3: un autentico accogliente salotto al quale si accede salendo quattro gradini ben dimensionati) che la differenza con il predecessore si fa più marcata e il cambio di passo sotto il profilo della funzionalità e del comfort di guida ancora più evidente. Il T High Evo si distingue poi per la plancia rivisitata dove spiccano il pulsante start-stop per l’avviamento e spegnimento del motore, i supporti specifici per tablet e smartphone con prese Usb, il pratico tavolino fronte passeggero (ma essendo rotante, utilizzabile anche dall’autista), il cassetto portaoggetti sistemato nella parte inferiore della consolle centrale utile per riporre fogli, documenti o anche il computer portatile, e sotto la pulsantiera il supporto portabicchiere.

Anche la postazione dell’autista è stata oggetto di rinnovamento. Con l’obiettivo di dotare l’ammiraglia francese di una posizione di guida simile a quella di un’auto, è stato introdotto il nuovo sistema di regolazione (in tre direzioni) dello sterzo, attivabile agendo sul comando a pavimento, sulla sinistra del piantone. Rivisti anche i tessuti dei sedili e la relativa colorazione, scelta in modo da attenuare i contrasti a beneficio del minore affaticamento della vista. E poi ancora, nella zona riposo, il letto è dotato di un materasso che raddoppia il numero delle molle e aumenta densità e spessore a 170 mm, aggiungendo anche il nuovo strato superiore memory.

Inoltre, sulla parete retrocabina è possibile montare utili vani pensili con sportello che accentuano praticità e funzionalità dell’ambiente. Infine, il T High Evo non dimentica la sicurezza. Con la chicca rappresentata dal sistema di arresto del veicolo in caso di apertura della porta autista. Tra le opzioni disponibili, consigliabile l’utile sistema antiintrusione Safety doorlock, così come anche telecamere e sensori per una migliore visibilità di pedoni e ciclisti.

Il giudizio di VeT

La giusta postura e una comoda posizione di guida rappresentano per ogni autista un principio irrinunciabile quando si trascorrono lunghe ore al volante. Ebbene, il nuovo Renault Trucks T High Evolution migliora questo aspetto in maniera sostanziale rispetto al predecessore. Lo fa con un nuovo sistema di regolazione dello sterzo a sblocco pneumatico, facilmente fruibile agendo col piede sinistro sul comando a pavimento. La migliore posizione di guida è così assicurata, come la più avanzata ergonomia.

La consolle centrale orientata verso l’autista, per quanto ben organizzata e disposta a livello di comandi, è fin troppo ricca di contenuti. Interruttori, pulsanti, manopole, schermo, radio, cassetti, diffusori dell’aria, supporto portabicchiere (peraltro pratico): almeno all’inizio, c’è il rischio di fare confusione.

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