Gli autisti stranieri che lavorano in Olanda per una società di autotrasporto locale devono essere retribuiti secondo un contratto di lavoro olandese con stipendi allineati agli altri autisti olandesi. La sentenza del tribunale di Arnhem-Leeuwarden è il punto d’arrivo di una lunga battaglia legale portata avanti dal sindacato olandese dell’autotrasporto FNV nei confronti di una grande impresa di trasporti olandese specializzata in servizi intermodali, tra le 10 top d’Europa per ciò che riguarda il trasporto di rinfuse.

Impresa che in Olanda, come molte altre, faceva lavorare presso i propri terminal olandesi autisti ungheresi che, formalmente, risultavano assunti da una consociata con sede a Budapest e di conseguenza, pur non muovendosi mai dai Paesi Bassi, erano retribuiti (molto poco) secondo i contratti in vigore nel Paese d’origine.

E, a sorpresa, un commento positivo è arrivato anche dall’associazione imprenditoriale olandese TLN: «la pratica delle società schermo è a lungo termine insostenibile e ben vengano quindi sia la sentenza sia le nuove regole UE che dal prossimo marzo recepiranno la norma in base alla quale la retribuzione degli autisti è commisurata al Paese in cui opera e non a quello della sede aziendale del datore di lavoro».

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