I record sono fatti per essere battuti. Fin qui, tutti d’accordo. Ma quello stabilito dal Man Tgx 18.520 sul percorso del Supertest 500 km di Vado e Torno, è qualcosa che fa stropicciare gli occhi: 4,18 chilometri/litro. Sissignori, avete letto bene. Sul tracciato che si snoda con partenza e arrivo a Milano-Assago e che ha nella salita della Cisa verso Berceto prima, e poi nello strappo dei Giovi appena dopo l’insidioso tratto che da La Spezia porta al capoluogo ligure, i settori più impegnativi, il Tgx ha fatto la storia. 

Superando se stesso e i due record precedenti: il primo, nel 2018, dal Tgx500 (3,74 km/l alla media di 73,5 all’ora), e ancora, a fine 2021, dal Tgx18.510 (3,75 km/l a 73,9 all’ora).

Due precedenti significativi, che la dicono lunga sulla concretezza, la competitività, il rendimento e l’evoluzione tecnologica di un modello la cui già eccellente base i progettisti di Monaco hanno saputo sviluppare e via via migliorare senza stravolgerne impostazione e architettura, implementando aggiornamenti sempre mirati.

Con l’Euro 6e il balzo decisivo

Il volo oltre i 4 km/l, soglia epocale soltanto avvicinata dalla concorrenza, è arrivato con l’upgrade più recente. Perfetta combinazione tra i talenti del collaudato 6 cilindri D2676 (ottimizzato grazie a interventi che, migliorandone il processo di combustione, hanno portato una manciata di cavalli aggiuntivi e una coppia ancora più tonica), dell’aerodinamica affinata migliorando lo scorrimento dei flussi dell’aria (più efficace sigillatura degli spazi tra porta e paraurti, profilatura del parabrezza, ma anche adozione degli specchi digitali Optiview), e del bouquet di sistemi e funzioni di assistenza (citati in ordine sparso e non completo, dall’Efficiency plus all’Efficient cruise, all’Efficient roll) dal rendimento impeccabile.  

La differenza sia sul dritto sia in salita

Facendo leva su questi contenuti il Man Tgx18.520 si è issato in cima alla classifica di tutti i tempi, sbriciolando il precedente primato (3,9 km/l) superato allungando la performance di 280 metri. Un’eternità. E questo pur considerando un rapporto al ponte piuttosto corto (2,53, a fronte del più lungo 2,21 del precedente detentore), che non ha impedito al pesante di Monaco di guadagnare (in sei degli otto settori considerati) sia nel serpentone in salita verso Berceto, sia nel lungo ‘dritto’ da La Spezia a Genova.

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