L’Assemblea generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti. A comunicarlo in una nota è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, aggiungendo che le linee guida sono state predisposte dal Gruppo di lavoro istituito ad hoc presso lo stesso Consiglio Superiore.

Le linee guida arrivano ad una settimana dal varo del nuovo ponte sul Polcevera – la struttura che ha simboleggiato il riscatto di Genova, colpita duramente due anni fa dal crollo del Morandi – e a un mese dal crollo del ponte sul fiume Magra ad Aulla, una tragedia miracolosamente sfiorata grazie al traffico ridotto per il lockdown.

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MIT, “linee guida saranno oggetto di una applicazione sperimentale”

Proprio qualche giorno fa Assotrasporti aveva già richiesto “alle amministrazioni locali e statali di approfittare della riduzione del traffico per completare al più presto il monitoraggio di strade, ponti, gallerie e ferrovie, prima che l’emergenza sanitaria per il Covid-19 termini”. Ora, con l’approvazione delle linee guida, l’esecuzione dei monitoraggi diventa più snella e sicura.

“Le linee guida saranno oggetto di una applicazione sperimentale in relazione al sistema di monitoraggio anche dinamico dei ponti e viadotti – si legge nella nota. “All’esito di tale sperimentazione, che avverrà sotto la guida dello stesso Consiglio Superiore, le linee guida potranno fornire uno strumento avanzato, univoco ed uniforme per tutti i gestori sul territorio nazionale che, superando il concetto del semplice censimento dei ponti esistenti, mediante un approccio generale, multilivello, multicriterio e multiobiettivo, consentirà la determinazione di una “classe di attenzione” per la gestione del rischio e la verifica di sicurezza delle infrastrutture”.

MIT

La complessità delle infrastrutture richiede un approccio multilivello

Nel documento redatto pubblicato dal MIT si legge che “l’impiego di un approccio multilivello per la gestione dei ponti esistenti è giustificato dal numero di infrastrutture presenti sul territorio italiano. La complessità e, quindi, l’onerosità delle ispezioni, delle indagini, dei controlli, dei monitoraggi e delle verifiche da effettuare, è calibrata valutando di volta in volta, seppur in modo approssimato e qualitativo, l’effettiva necessità e urgenza in funzione dello stato attuale dell’opera, pervenendo ad un metodo, omogeneo ed uniforme al variare delle tipologie di infrastrutture, di valutazione della classe di attenzione”.

Le linee guida, consultabili sul sito del MIT, “costituiranno, inoltre, il riferimento per l’adozione, da parte di ANAS e dei concessionari autostradali, delle azioni da porre in essere in ordine all’approfondimento e alla frequenza delle ispezioni, alla programmazione temporale degli interventi nonché agli eventuali provvedimenti di limitazioni del traffico”.

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