Un pacchetto di aiuti da 25 milioni di euro a beneficio delle aziende di autotrasporto che hanno “scommesso” sul GNL. Il MIMS ha deciso di intervenire direttamente supportando realtà fortemente penalizzate dall’aumento del prezzo alla pompa del gas naturale, alimentazione certamente più amica dell’ambiente rispetto al gasolio. Il ministro (uscente) Enrico Giovannini ha infatti firmato il decreto che definisce criteri e modalità per usufruire del credito di imposta sulla spesa per l’acquisto del gas liquefatto.

I dettagli del credito d’imposta deciso dal MIMS sul GNL

Dal sito ufficiale del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili si legge, inoltre, che “l’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’Iva, dal primo febbraio 2022 e per tutto l’anno in corso, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei mezzi, comprovato dalle relative fatture d’acquisto. Il contributo non potrà comunque superare il 30% dei costi ammissibili stabiliti dalla Commissione europea, calcolati sulla base dell’aumento dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica collegato all’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia”.

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A beneficiare del credito di imposta sono le imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro Elettronico Nazionale (REN). La richiesta per usufruire dell’agevolazione dovrà essere presentata tramite piattaforma informatica implementata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l’erogazione del contributo avverrà dopo l’autorizzazione della Commissione europea.

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