Aspettando l’elettrico. Con questo titolo, il mese scorso, abbiamo introdotto la nuova generazione del Mercedes Citan, presentata alla fine di agosto. In attesa delle novità sulla catena cinematica, però, c’è ancora tanto da dire: lo small van della Stella, infatti, nato ormai quasi 10 anni fa dalla piattaforma condivisa con Renault, non ha mai davvero smesso di crescere e di cambiare, assomigliando sempre più a Vito e Sprinter nell’allestimento interno e richiamando ormai molto da vicino sembianze e forme delle auto Mercedes anche nel design esterno.

A partire dal cofano che, più affusolato e spiovente che in passato, cade sulla parte frontale, dunque calandra con stemma bene in vista e fanali ridisegnati, che conferiscono un aspetto più sbarazzino e aggressivo al veicolo. Ritoccate anche le parti laterali della furgonetta, con gli angoli notevolmente smussati a favore di linee più sinuose, e gli specchietti retrovisori resi più simili a quelli delle passenger car. L’occhio ringrazia, l’aerodinamica pure.

L’elettrico? Sarà un’opzione in più per il Mercedes Citan

Chi si approccia al Citan, insomma, capisce subito di avere davanti un veicolo Mercedes. Peraltro, l’identità che designer e sviluppatori hanno cercato in questa decade è considerata dalla stessa Mercedes un patrimonio da conservare gelosamente e non smarrire nel prossimo futuro, quando gli sforzi di ricerca e sviluppo saranno inevitabilmente concentrati sui modelli elettrici.

Non a caso Peter Oehler, responsabile marketing di prodotto nel segmento small van, ci ha confermato come l’obiettivo della casa della Stella sia mettere a disposizione dei clienti una ulteriore opzione di scelta che non snaturi tuttavia le caratteristiche del veicolo. In altre parole, l’opzione elettrica, disponibile a partire dalla seconda parte del prossimo anno, manterrà inalterati design, allestimento interno e versioni di sovrastruttura dei modelli con motore endotermico. E, nella visione di Mercedes, non porrà limiti all’utilizzo professionale del Citan, che rimane «un veicolo fondamentalmente pensato per lavorare in un contesto urbano».

Citan

Le due versioni benzina da 1.332 cc di cilindrata e, rispettivamente, 102 e 131 cavalli di potenza, nonché le tre potenze diesel da 1.461 cc di cilindrata in grado di erogare 75, 95 e 116 cavalli saranno disponibili dalla metà del mese di novembre anche in Italia, inizialmente nelle versioni Tourer per trasporto passeggeri e furgonata.

Noi abbiamo goduto di una piacevole anticipazione, guidando il furgone Citan sulle strade di Amburgo e dintorni e concentrandoci sul top di gamma nell’ambito del diesel, 112 CDi da 116 cavalli, 2,9 metri cubi di volume di carico (che superano di poco i 3 sfruttando il divisorio flessibile) e portata massima di 750 chili.

Eleganza ed essenzialità all’interno

Delle sensazioni alla guida ne parliamo più avanti. Qui vale la pena sottolineare l’eleganza della plancia che si sviluppa orizzontalmente eliminando elementi non essenziali in favore di un maggiore spazio per gli oggetti. All’insegna dell’essenzialità anche il display, con l’indicatore della velocità a dare un piacevole senso di profondità alla vista.

La progressiva chiusura del gap tra autovetture e veicoli commerciali ha anche portato all’adozione sui nuovi Citan del sistema di infotainment e navigazione Mbux, già presente sullo Sprinter. Sul navigatore, in particolare, è possibile selezionare le destinazioni con il codice cosiddetto what3word (w3w) in grado di identificare un indirizzo univoco composto da tre parole. Una funzionalità che agevola l’impostazione dei percorsi in ambito professionale.

Tenuta di strada e assistenza alla guida

Il Mercedes Citan di nuova generazione che abbiamo guidato in una fredda e soleggiata mattina ad Amburgo si è ben comportato in città così come nelle tortuose strade dei dintorni o in autostrada. Pronto alla sterzata, la tenuta di strada non viene meno all’aumentare della velocità, né quando la strada gira. Incrementato lo spazio di accesso al veicolo, il sedile è comodo e i comandi al volante consentono di controllare in modo sufficientemente intuitivo i sistemi di assistenza alla guida come cruise control e limitatore di velocità. Particolarmente utile l’ausilio alla partenza in salita Hill start assist anche con il van carico, così come il sistema antisbandamento che si attiva sopra i 70 chilometri all’ora.

Da sottolineare il sistema di supporto alle manovre in retromarcia, basato su una telecamera che copre un’area di circa tre metri dietro il veicolo. Azzeccata la posizione del display touch da sette pollici (opzionale). Il cambio è manuale a 6 marce; l’automatizzato a 7 marce provvederà a rendere meno faticosa la giornata lavorativa.

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