Sarà che mancano gli autisti, sarà che il mestiere per i giovani non ha l’attrattiva che invece merita, ma Luigi Cremone, 33 anni, è uno di noi, uno di quelli che la passione per i camion ce l’ha dentro, sin da quando era bambino. Uno di quelli che, appena raggiunta la maggiore età ha preso le patenti ed ha iniziato la carriera da camionista. «Sono stato sempre autista dipendente. Ho fatto esperienza in diversi settori del trasporto. E da tre anni lavoro per la Pasqual Mario e mi sono specializzato nei trasporti eccezionali. Un lavoro entusiasmante e complesso al tempo stesso che richiede molta attenzione e perizia», esordisce così Luigi. Che poi attacca subito a parlare del Man Tgx 18.510 (fresco vincitore del titolo di Sustainable Truck of the Year) che guida oggi.

MAN TGX, facile apprendere i comandi digitali

«Non è stato difficile prendere confidenza con tutti i nuovi dispositivi digitali del nuovo Man. Sono di facile intuizione e, dopo quattro o cinque giorni, mi sono trovato subito a mio agio». «In azienda utilizziamo già dei Man. Sono veicoli molto affidabili e potenti. A mio giudizio, rappresentano il top per questo tipo di attività», continua Luigi, «Quello che ho apprezzato subito della nuova generazione è stata la riduzione in altezza del parabrezza che, sinceramente, nei modelli precedenti era fin troppo grande».

«Poi, una volta saliti a bordo non si può fare a meno di apprezzare lo sforzo dei progettisti che sono riusciti a creare un ambiente di lavoro molto confortevole. La plancia, lato guida, ti avvolge. Tutti i comandi sono a portata di mano. Apprezzo in modo particolare lo Smart select, il mouse a rondelle tramite il quale, senza distogliere lo sguardo dalla strada, si riesce a passare da una funzione all’altra dei sistemi di infotainment e di navigazione».

Pasqual

MAN TGX alla Pasqual Mario, i consumi sono stati ridotti

Luigi percorre mediamente 600 chilometri al giorno e «quello che sorprende di questo camion è il consumo bassissimo. Riesco a percorrere dai 4 ai 5 chilometri con un litro di gasolio. Penso che quando sarà del tutto rodato consumerà anche di meno». Arriva anche la conferma di Fiorenzo Pasqual: «Siamo clienti Man da anni. Camion affidabili con cui ci troviamo bene, così abbiamo deciso di provare l’ultimo arrivato e non ci siamo pentiti. È una macchina proiettata nel futuro. Oltre a migliorare consumi e emissioni, è ricca di dispositivi per l’assistenza alla guida e la vita a bordo è estremamente agevolata. E poi, diciamolo, anche l’aspetto conta e questi camion sono decisamente belli. Finora dai veicoli Man ci si aspettavano robustezza, buone prestazioni e affidabilità. Oggi però si è puntato anche sull’aspetto emozionale».

Pasqual che chiude: «Per il tipo di lavoro che svolgiamo abbiamo chiesto un telaio super ribassato con la ralla speciale. In più, ci serviva il blocco del differenziale per agevolare le manovre in retromarcia in situazioni difficili con terreni scoscesi». Gli fa eco Luigi: «A noi servono potenza e affidabilità. E nonostante i dispositivi per adeguare le emissioni alla normativa Euro 6D, la potenza del D26 non è stata penalizzata. È un motore che spinge sempre, anche a basso numero di giri. Mi trovo bene pure col nuovo cambio Zf Tipmatic a 14 rapporti. Con le nuove funzioni si riesce a sfruttare al meglio la potenza in ogni situazione. A volte capita di andare a lavorare su strade accidentate o sterrate e, grazie alla modalità Off road, si riesce a gestire la trazione o a togliersi d’impaccio sui fondi sdrucciolevoli. Non nego di essere stato tentato anche dalla funzione Drive performance, che trovo divertente ma non veramente utile per il nostro tipo di lavoro».

Pasqual

Importantissimi gli aiuti per la sicurezza

«Tra tutti i dispositivi elettronici di assistenza alla guida trovo molto utili la frenata d’emergenza, il mantenimento della distanza di sicurezza e quello di corsia», spiega Luigi, «Ma anche il segnalatore degli angoli morti sia in manovra sia in fase di sorpasso è comodo. Vedi che si accende una spia sullo specchio retrovisore esterno in caso di vicinanza di un ostacolo. Utile con scarsa visibilità. E se stai superando un altro veicolo, quando la luce non lampeggia più puoi rientrare senza pericolo di urtarlo. Di giorno, i grandi spazi vetrati laterali e i nuovi specchi retrovisori offrono una gran visuale. E anche per la notte sono stati fatti passi da gigante. Tutti i fari sono a Led autoraffreddanti e illuminano la strada a giorno».

«Qualche volta mi capita di dormire in cabina e ci si sta proprio bene. Il letto è largo e comodo, in più l’impianto di aria condizionata notturna mantiene sempre il clima ideale. Ci sono tanti vani porta oggetti e gavoni per sistemare bagagli e effetti personali, prese Usb dappertutto per telefoni e tablet. Piccole attenzioni che fanno la differenza».

Pasqual

Pasqual, quando la professionalità diventa passione

Risalgono ai primi Anni 60 le radici dell’azienda di autotrasporto Pasqual Mario di Giussano (Monza e Brianza). Per l’esattezza, era il 1962 quando Mario Pasqual acquistò il suo primo autocarro, un Fiat 690 N1. Con gli anni l’azienda è cresciuta guadagnandosi una reputazione di puntualità, professionalità e precisione, e con essa il numero dei camion e dei dipendenti. Dal 1986 la Pasqual è diretta e amministrata dal figlio di Mario, Fiorenzo, che dal papà ha ereditato la grande passione per il proprio lavoro. Il core business sono i trasporti nazionali e internazionali, i trasporti eccezionali, quelli express e il trasporto di materiali di alto design in ambito fieristico.

L’azienda brianzola, inoltre, si è specializzata nel sollevamento e movimentazione merci all’interno di stabilimenti produttivi. Il parco veicolare è costituito da 16 autoarticolati ribassati, autotreni e motrici con gru per i sollevamenti ad alta quota e la movimentazione di macchine utensili, autogru con portata sino a 140 ton e con 50 metri di sbraccio, carrelli elevatori (forniti anche a noleggio), piattaforme da noleggio. La Pasqual Mario dispone inoltre di un ampio deposito merci per servizi di logistica.

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