La lettera sarebbe stata siglata e spedita a metà ottobre, ma la notizia è venuta fuori solo nei giorni scorsi. Gran parte dei costruttori europei (secondo Transport & Environment sono Scania, MAN, Volvo Trucks, Daimler, IVECO e Ford Trucks) ha inviato una missiva alla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, per chiedere formalmente di modificare la roadmap per la decarbonizzazione del trasporto pesante.

Una presa di posizione non di poco conto, considerata l’importanza dei firmatari. Una mossa che, secondo T&E, la discussa associazione da sempre in prima linea per l’elettrificazione del trasporto a livello continentale, ha l’obiettivo di “ritardare la transizione dell’Europa verso il trasporto pesante a emissioni zero”.

Il percorso di decarbonizzazione nel settore truck

L’indebolimento “rappresenterebbe una battuta d’arresto significativa per le aziende di logistica che stanno aspettando che i prezzi dei camion elettrici scendano. Fare marcia indietro sugli obiettivi già concordati per la produzione di camion elettrici creerebbe incertezza sugli investimenti per l’industria europea delle infrastrutture di ricarica e rischierebbe di far perdere terreno ai produttori europei di autocarri rispetto ai concorrenti cinesi”, ha scritto T&E in una nota ufficiale.

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Christian Levin

Interessante anche il racconto di Reuters, solitamente molto ben informata sui fatti, che ha riportato la notizia, aggiungendo un commento raccolto dal CEO di Scania (nonché del gruppo TRATON), Christian Levin. “Non stiamo sostenendo che gli obiettivi siano sbagliati… ma sarà molto, molto difficile raggiungerli”, ha affermato Levin, che è anche presidente della sezione veicoli commerciali dell’ACEA.

“La cosa migliore sarebbe eliminare le stupide multe al settore e piuttosto costringere tutti gli attori del sistema, attraverso incentivi o sanzioni, a lavorare insieme”, avrebbe aggiunto Levin nella sua dichiarazione alla Reuters. Sebbene la maggior parte dei produttori di autocarri sia sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2025, i costruttori di truck europei sono molto preoccupati per gli attuali obiettivi in vista del 2030 (-45% rispetto al 2019), del 2035 (-65% rispetto al 2019) e del 2040 (-90%).

Il commento di T&E

“I costruttori di camion stanno creando un’enorme incertezza sugli investimenti per il settore delle infrastrutture di ricarica e dell’energia elettrica”, ha commentato Stef Cornelis, direttore del settore merci e flotte di T&E. “L’industria degli autotrasporti sostiene che la mancanza di infrastrutture di ricarica sia il principale ostacolo, ma come possono aspettarsi che i player dell’elettrificazione investano se ora si ritrattando gli impegni presi? La Commissione europea dovrebbe mantenere la linea. Più l’Europa e i nostri produttori di camion ritardano la transizione, più rischiamo di perdere il mercato a favore dei concorrenti cinesi”.

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