emissioni'

Se i costruttori europei di camion si lamentano per le proposte Ue di taglio alle emissioni di CO2, una trentina di multinazionali con sede in Europa scrive a sua volta una lettera aperta a Bruxelles per chiedere maggiore severità nei confronti dei camion.

Quei superbig che affidano al camion le loro merci

Ma l’operazione di controlobby fatta da colossi tipo Carrefour, Ikea, Nestlé e Heineken è stata intercettata dal quotidiano francese Le Parisien. Uno scoop, che ha portato alla luce la ‘proposta dei Trenta’ alla Commissione europea di imporre un taglio alle emissioni di CO2 di almeno il 24 per cento entro il 2025. Per «allineare l’Europa agli standard programmati per Usa, Cina e Canada».

Sempre i Trenta, lamentano poi che le tecnologie per ridurre le emissioni di CO2 nel camion ci sono da più di vent’anni, ma mentre molto è stato fatto sugli altri inquinanti, grazie alle lavoro di lobby svolto dai costruttori, ben poco s’è mosso per la CO2.

Meno emissioni, meno consumi, meno costi

Si sottolinea infine come le resistenze dei costruttori di camion rischino di impedire il raggiungimento degli obiettivi ambientali dettati dall’accordo Cop 21. Anche perché, pur rappresentando a livello europeo solo il 5 per cento del circolante, i camion sarebbero responsabili di almeno il 25 per cento delle emissioni di CO2 da traffico stradale. Senza dimenticare, sempre secondo i Trenta, che meno emissioni vorrebbe dire meno consumi. E il gasolio pesa quasi il 30 per cento sul costo chilometrico.

emissioni

In primo piano

Articoli correlati