Il fatto che un colosso dell’automotive come Kia decida di rientrare prepotentemente nel segmento dei veicoli commerciali è notizia assolutamente degna di nota. Ancor di più se lo fa con dei furgoni nativi elettrici (cioè costruiti su un’architettura nuova di zecca, non su un’architettura termica elettrificata). Dopo averli visti in assoluta anteprima lo scorso autunno alla Iaa, Kia ha presentato il primo di questi veicoli, il mid-size Pv5, alla stampa italiana nel corso di un evento che si è tenuto alle porte di Milano.

Le parole del presidente di Kia Italia, Giuseppe Bitti

Come ben sanno i conoscitori delle questioni automotive, Kia non è nuova al segmento dei veicoli commerciali: la gamma precedente era stata commercializzata in Europa prima di essere abbandonata alla fine degli anni 2000. “Ma ci sono ancora diverse centinaia di veicoli in circolazione”, dice con orgoglio il presidente di Kia Italia, Giuseppe Bitti. “Oggi in Italia la domanda di van elettrici è ancora troppo bassa, è vero, ma siamo convinti che ci sia un grande potenziale e che con i veicoli Pbv (Platform beyond vehicle, ndr) abbiamo la carta giusta per dire la nostra”.

Giuseppe Bitti, presidente Kia Italia

In termini strettamente numerici, Kia punta particolarmente sull’elettrificazione, con l’obiettivo globale per il 2030 di vendere oltre 1 milione e 250 mila veicoli elettrici, 250 mila dei quali veicoli commerciali. Un percorso iniziato nel 2021 con il rilancio del brand Kia e che ora aggiunge un tassello non di poco conto. In questo contesto, il Pv5 è solo il primo dei modelli ad arrivare sul mercato: i più grandi Pv7 e Pv9 sono previsti rispettivamente per il 2027 e il 2029.

Le caratteristiche del Pv5 di Kia

Il van elettrico Pv5 di Kia è stato progettato sulla nuova piattaforma modulare elettrica E-Gmp.S di Hyundai: è, dunque, un veicolo nativo elettrico a tutti gli effetti. A partire dal prossimo agosto, verrà prodotto nell’innovativa fabbrica coreana di Hwaseong. Ordinabile da subito, arriverà in Europa entro la fine dell’anno. Il prezzo di listino di 31.850 euro della versione cargo business L2H1 con batteria da 51,5 kilowattora, Iva e messa su strada escluse. Per la versione passeggeri si parte da 39.250 euro, Iva e messa su strada incluse. Prezzo di partenza davvero competitivo guardando anche alle proposte della concorrenza.

Il nuovo furgone elettrico Kia è pensato per offrire “agli artigiani e alle aziende che si occupano di consegne in ambito urbano un’opzione estremamente versatile“, ha detto Michele Palomba, Product planning manager di Kia Italia. Altezza da 1,9 a 2,2 metri, larghezza da 4,5 a 4,7 metri a seconda delle configurazioni. Per quanto riguarda le batterie, invece, sono previste opzioni da 43, 51,5 e 72 kilowattora, che promettono (ma si tratta di target omologativi, al momento) un’autonomia fino a 400 chilometri.

Per quanto riguarda la ricarica, previste opzioni in corrente alternata e continua, in quest’ultimo caso con potenza massima di 100 chilowatt per una teorica ricarica del veicolo in 30 minuti circa. Il Kia Pv5 ha una massa complessiva di 2.600 chili, portata massima fino a 770 chili e volume di carico che sfiora i 5 metri cubi. Ci sarà naturalmente anche una versione chassis con possibilità di allestimento: i manager Kia affermano che sono già al lavoro con diversi allestitori sul territorio italiano.

Design, tecnologia e versatilità sono i tre pilastri su cui si fonda il progetto Pbv di Kia”, ha aggiunto Palomba, spiegando che il brand coreano ha puntato in particolare sull’aerodinamica del veicolo, ottenendo un coefficiente Cx di 0,29 che si accompagna alle finiture esterne coerenti con gli ultimi modelli di auto Kia e a una linea di cintura molto bassa nella parte laterale per caratterizzare maggiormente il veicolo.

Kia Pv5, focus sulla tecnologia

Un’occhiata all’interno del furgone elettrico permette di mettere in evidenza il cluster digitale da 7,5 pollici, così come lo schermo centrale da 12,8 pollici. Il software basato su Android è aperto a terze parti per lo sviluppo di app dedicate. Tutto questo si accompagna al mondo della connettività attraverso aggiornamenti over-the-air, implementabili insomma senza passare dall’officina. La digital key 2.0, infine, consente l’accesso alla chiave telematica attraverso lo smartphone per evitare di dover gestire il parco chiavi nelle flotte.

Piccoli dettagli, si dirà, ma Kia punta anche su aspetti come questi per attirare l’attenzione degli operatori dell’ultimo miglio e inserirsi in un mercato in grande evoluzione.

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